Circa 700 studenti hanno avuto un colloquio di lavoro su oltre 5000 curriculum inviati alle 54 aziende che hanno dato la loro disponibilità. Sono solo alcuni dei numeri raggiunti a conclusione della prima edizione della Fiera al Lavoro, evento che ha favorito l’incrocio da domanda e offerta di lavoro tra i lavoratori in possesso di alta formazione universitaria. Organizzata dalla Regione Abruzzo e dalle Università abruzzesi, la Fiera al Lavoro ha permesso a molti giovani di entrare nei meccanismi propri del collocamento, di capire quali passaggi siano necessari per entrare nel mondo del lavoro avendo una formazione universitaria. “La sfida del coinvolgimento si può dire essere stata vinta – ha detto l’assessore regionale al Lavoro Pietro Quaresimale – che poi si traduce nella capacità del sistema del collocamento di creare le condizioni per favorire l’incrocio domanda/offerta in un ambito tradizionalmente difficile qual è quello universitario. I numeri ci dicono della buona risposta delle aziende, della volontà delle stesse di conoscere le competenze acquisite dai giovani universitari, della necessità da parte dei giovani di essere guidati in percorsi che poi portano al mondo del lavoro. L’iniziativa aveva imposto questo obiettivo come principale, leggere questi numeri significa raccogliere i frutti di un lavoro complesso”.
Ma la Fiera al Lavoro è stata anche l’occasione, per certi versi storica, di un confronto sul terreno scientifico del lavoro, della tecnologia, della capacità di reazione del mondo del lavoro alle nuove dinamiche dell’economia, sotto il coordinamento delle Università abruzzesi. “L’altro dato straordinario – aggiunge Quaresimale – è la capacità di fare rete delle Università regionali in un’attività di raccordo che ha visto coinvolti tutti i servizi Placement. Questo conferma che in materia di lavoro, formazione e politica attiva l’Università ha molto da dire e per questo destinata a far parte di quel confronto che stiamo portando avanti con tutti i soggetti regionali del mondo del lavoro”. L’assessore ha poi anticipato che “è nostra intenzione ripetere il prossimo anno l’iniziativa, allargando il campo di azione e coinvolgendo altri settori lavorativi”.