domenica, 24 Novembre 2024

Avezzano, sul valico del Salviano prende forma l’aula didattica

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A scuola “immersi” nella natura, o meglio, nel cuore verde della riserva naturale: sul valico del monte Salviano prende forma l’aula verde didattica, un progetto voluto dall’amministrazione per consentire agli studenti di scoprire i temi ambientali e il rispetto della natura direttamente sul campo. “L’idea di base dell’amministrazione Di Pangrazio”, afferma l’assessore all’ambiente, Roberto Verdecchia, “è quella di riportare i giovani in mezzo alla natura affinché tocchino con mano le tematiche ambientali: dobbiamo comprendere che l’ambiente si rigenera naturalmente solo se l’uomo lo rispetta”.

L’aula verde didattica immersa nella pineta sul valico del Salviano (lungo la strada che conduce al santuario della madonna di Pietraquaria) è parte integrante di un progetto di valorizzazione selvi-colturale e di messa in sicurezza di un’area di 4.800 mq (di fronte al “Teatro della germinazione”, l’opera realizzata dall’artista abruzzese, Pietro Cascella, sul valico del monte Salviano) autorizzato e finanziato dalla Regione. Qui dopo il diradamento e la rimozione degli alberi pericolanti -utili anche per favorire la crescita delle piante autoctone- su un’area di 900 mq  ha preso forma l’aula didattica in versione accessibile con dodici banchi, sei fruibili per i diversamente abili; una piccola arena, un mini orto botanico a fini didattici, due giochi inclusivi e un’altalena, più una serie di pannelli da utilizzare come base “informativa” sui temi ambientali. 

Per consentire l’accesso in sicurezza all’aula didattica, che sarà intitolata a Fra’ Domenico Palombi, autore della ricerca e catalogazione di 803 specie arboree del monte Salviano -oltre 450 custodite in una mostra permanente alla casa del Pellegrino- il sentiero esistente è stato ripulito e dotato di una staccionata protettiva. L’intervento globale, ormai alle battute conclusive, ammonta a 45 mila euro: le piante secche dell’operazione di bonifica selvi-colturale saranno vendute a “prezzo politico”, 1,50 euro al quintale, mentre le ramaglie possono essere richieste al Comune a titolo gratuito. 

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