domenica, 24 Novembre 2024

Concessioni marittime: a Pescara politica e imprenditori compatti per contrastare gli effetti delle sentenze del Consiglio di Stato

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Dalla seduta del Consiglio comunale in seduta straordinaria e in sessione aperta, riunitosi nel pomeriggio per discutere sulla vertenza degli stabilimenti balneari, è emersa una posizione ferma e trasversale ai gruppi politici e alle associazioni di categoria sulle iniziative da mettere in campo a livello nazionale e locale per scongiurare gli effetti delle sentenze del Consiglio di Stato dello scorso 9 novembre che, come è noto, hanno messo a repentaglio la sussistenza di un intero settore economico, come quello del turismo balneare, legittimando la proroga delle concessioni balneari solo fino al dicembre 2023. L’organo amministrativo ha di fatto affermato il vulnus rappresentato dalla mancanza di un’organica normativa che sia frutto di una riforma della disciplina nazionale delle concessioni demaniali marittime e che “genera una situazione di grave contrarietà con le regole a tutela della concorrenza imposte dal diritto dell’Ue, perché consente proroghe automatiche e generalizzate delle attuali concessioni, così impedendo a chiunque voglia entrare nel settore di farlo”.Una posizione, è stato sottolineato oggi negli interesenti dei rappresentanti delle categorie, del tutto contraria al profilo democratico liberale dell’economia d’impresa, ma anche discriminatoria rispetto a quanto concesso a paesi come Spagna, Portogallo, Croazia e Grecia, dove la titolarità è stata estesa anche fino a 99 anni. Sono intervenuti nel dibattito l’assessore regionale al Demanio Marittimo Nicola Campitelli, il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, il Presidente della Commissione Finanze del Senato, Luciano D’Alfonso, l’onorevole Antonio Zennaro (in streaming), membro della commissione Finanze della Camera, Carmine Salce, vicepresidente della Camera di Commercio, Riccardo Padovano (Sjb Confocommercio) e Ottavio Di Stanislao, di Assobalneari. Le conclusioni sono state tracciate dal sindaco di Pescara, Carlo Masci che ha parlato <di battaglia di profilo sociale e non solo economico, proprio per il valore che gli stabilimenti balneari hanno avuto nel corso dei decenni nel definire l’identità e l’attrattività della città>. Completata la sessione aperta ai su citati contributi esterni, il Consiglio comunale ha poi proceduto ad approvare all’unanimità, con 23 voti su 23 presenti, l’annunciato ordine del giorno che è consultabile al seguente link: https://www.comune.pescara.it/node/3754

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