Sì del consiglio di sorveglianza del Consorzio acquedottistico marsicano al bilancio consuntivo di esercizio 2020. È stato approvato ieri mattina, durante una seduta del consiglio di sorveglianza che si è svolta nella sede di via Caruscino nel pieno rispetto delle norme anti – covid, il bilancio consuntivo di esercizio per l’anno 2020. I membri del consiglio di sorveglianza, con a capo il presidente Alfredo Chiantini, hanno esaminato i dati che certificano, ancora una volta, la validità dell’attività di risanamento portata avanti negli ultimi anni nel Consorzio acquedottistico marsicano.
In particolare il bilancio consuntivo di esercizio per l’anno 2020 è stato chiuso con un risultato positivo grazie all’operato svolto da tecnici e addetti ai lavori del Cam. Ora bisognerà continuare su questa strada per raggiungere nuovi obiettivi e garantire agli utenti dei 33 comuni ricadenti nel territorio dell’Ato numero 2 Marsicano un servizio sempre migliore.
“Il consiglio di sorveglianza del Cam ha approvato oggi il bilancio consuntivo esercizio 2020 che si chiude con un risultato positivo”, ha commentato il presidente Alfredo Chiantini, “il che certifica la strada del risanamento intrapresa dall’Ente. In qualità di presidente del consiglio di sorveglianza, unitamente agli altri componenti, voglio ringrazia il consiglio di gestione per il fondamentale lavoro svolto ai fini del raggiungimento di un risultato così importante”.
Oltre all’attività di risanamento il Consorzio acquedottistico marsicano è impegnato da tempo nel lavoro di ammodernamento delle infrastrutture che portano materialmente l’acqua dalle sorgenti e dai pozzi nelle case dei marsicani. Un obiettivo importante soprattutto in virtù della necessità di ristrutturare delle infrastrutture, alcune delle quali risalgono agli anni ’70, per poter così tagliare i costi delle manutenzioni e garantire un servizio ottimale agli utenti.
Non è tutto: la presidente del consiglio di gestione del Cam rassegna le sue dimissioni.A quattro anni dalla sua nomina, e a due dell’omologa del piano di concordato, Manuela Morgante ha deciso di lasciare il Consorzio acquedottistico. La presidente, che ha avviato insieme ai colleghi all’epoca in carica del consiglio di gestione e di sorveglianza le attività per il risanamento del Cam, ha raggiunto il suo obiettivo e di conseguenza ha rimesso l’incarico nelle mani dei sindaci soci. “La società di cui presiedo l’organo di governo è tornata, a due anni dall’omologa del concordato, ad avere un patrimonio netto positivo potendo così oggi proseguire la propria attività nel contesto dell’auspicato equilibrio“, ha spiegato la presidente Morgante, “ritengo quindi concluso il mio mandato e, al contempo, necessario che i soci del Cam possano assumere le opportune e tempestive decisioni circa l’organo che, in mia sostituzione, e in continuità rispetto il bilancio appena approvato, prosegua nella gestione del consorzio“. Spetterà ora ai sindaci soci in modo diretto, secondo quanto previsto dallo statuto, provvedere alla nomina di un successore della Morgante.