“Davvero non riusciamo a comprendere le ragioni che hanno mobilitato il consigliere Costa contro l’attuale modalità di assegnazione di alloggi per persone che vivono una condizione di documentata emergenza abitativa, essendo stato lui uno dei consiglieri che ha votato a favore del regolamento ad hoc, nato proprio per regolamentare e rendere trasparenti le assegnazioni”, così l’assessore alle Politiche della Casa Enrico Raimondi.
“Prima di illustrargli la procedura, com’è noto già passata al vaglio del Consiglio comunale, mi preme però rassicurarlo del fatto che da un anno a questa parte sul fronte assegnazioni e sugli altri aspetti inerenti la gestione del patrimonio immobiliare del Comune, nulla avviene al di fuori delle regole – precisa Raimondi – Come Costa dovrebbe sapere, l’assegnazione degli alloggi di emergenza abitativa passa attraverso una valutazione del disagio abitativo formulata dei servizi sociali e non più da altro tipo di segnalazioni o pressione all’assessore competente. Non capisco come si possa essere tanto orgogliosi di protestare contro un procedimento regolare e trasparente, dopo il silenzio assunto a fronte di assegnazioni passate per ben altre “procedure”, tanto da finire persino in procedimenti giudiziari.
Invece lui parla oggi che a Chieti è prioritario il rispetto delle regole e non potrebbe essere altrimenti, perché si parla di diritti delle persone e di un diritto fondamentale qual è quello alla casa e lo fa dopo essere stato tutti questi anni in silenzio. Né mi sovvengono dichiarazioni del consigliere comunale quando era in maggioranza e il Comune di Chieti soccombeva dinanzi al Tar proprio per le errate assegnazioni. Niente nemmeno quando sono stati assegnati i casi in emergenza abitativa oltre alla durata massima di due anni, chiedendo agli assegnatari di effettuare i lavori di manutenzione.
Evidentemente al consigliere Costa andava bene il sistema precedente. Noi invece riteniamo che il diritto alla casa vada tutelato nella trasparenza e la legalità e comprendo che questo possa creare fastidio a chi ha altre abitudini o fa promesse che non può mantenere”.