Teramo aderisce all’iniziativa contro il caro bollette. Il sindaco: “Il Governo intervenga subito a tutela di cittadini e imprese e garantisca la copertura per gli enti locali”.
Anche il Comune di Teramo aderisce all’iniziativa contro il caro bollette promossa dall’Anci nazionale, che domani vedrà molti Comuni Italiani mettere in atto una protesta simbolica. Nel capoluogo, alle 20, verrà spenta l’illuminazione in piazza Martiri, luogo simbolo della città.
“Il caro bollette rischia di essere l’ennesima tegola su famiglie, imprese ed enti locali, già alle prese con le difficoltà legate a due anni di pandemia e, nel nostro territorio, anche alla ripresa post sisma – commenta il sindaco Gianguido D’Alberto – secondo quanto stimato dall’Anci ed evidenziato dal presidente Antonio Decaro l’aumento dei costi dell’energia porterà un aggravio, per le amministrazione comunali, di almeno 550 milioni di euro. Costi che possono mettere in difficoltà i bilanci, con pesanti ripercussioni sui servizi erogati ai cittadini. Per questo come Anci Abruzzo ho promosso l’adesione all’iniziativa da parte di tutti i Comuni abruzzesi, registrando un larghissimo riscontro”. Il Comune di Teramo, grazie a un grande sforzo, è riuscito in questa prima fase a trovare tra le risorse del bilancio 1,3 milioni di euro a copertura dei maggiori costi stimati per le utenze, evitando così di trovarsi costretto a tagliare servizi o aumentare la tassazione. Ma la questione dell’aumento dei costi di gas e luce preoccupa il primo cittadino, anche e soprattutto per le difficoltà che stanno vivendo cittadini e imprese, costretti spesso a fare pesanti sacrifici per far quadrare il ménage quotidiano di fronte a questi rincari. E per questo invita il Governo a mettere in atto soluzioni adeguate. “Come amministrazione, al momento, siamo riusciti a trovare una prima soluzione che permetta di coprire i maggiori costi senza alcun disservizio o aumento di tasse per i cittadini – conclude D’Alberto – ma non tutti i Comuni sono nelle condizioni di poterlo fare. Per questo, unendoci alla voce del Presidente Decaro, chiediamo al Governo di ascoltare la voce dei territori, ed intervenire per dare una risposta alle difficoltà non solo degli enti locali ma di tutti quei cittadini e quelle imprese che oggi hanno sempre più difficoltà a far quadrare i propri bilanci”.