domenica, 24 Novembre 2024

Chieti sotterranea: “Un nuovo inizio, con la rigenerazione urbana recupereremo tutti gli ipogei comunali”

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Storie dalla Provincia

“Puntare sulla Chieti sotterranea è uno degli intenti principali della politica di valorizzazione che la nostra Amministrazione ha varato in merito al suo patrimonio culturale. Una intuizione positiva, visto l’esito delle Giornate di primavera del Fai, iniziativa mossa dalla sezione di Chieti, a cui abbiamo collaborato fattivamente, agevolando quanto di competenza del Comune e che sarà nostra premura non far rimanere un fatto episodico”, così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore alla Cultura e Turismo Paolo De Cesare.

“Abbiamo sempre pensato che ciò che il sottosuolo conserva è attrattivo e sabato e domenica ne abbiamo avuto nuova prova – riprendono sindaco e assessore – ma va detto che quello che la città sotterranea di proprietà comunale è da curare, tant’è che appena insediati abbiamo progettato il recupero di vari accessi, riuscendo così ad avere risorse per la rigenerazione urbana che serviranno proprio a rendere agibili gli ipogei che al momento non possono essere visitati: si tratta di quelli di Porta Pescara per la riqualificazione del quale abbiamo stanziato 115.000 euro; l’Ipostilo Romano di piazza Valignani, riapriremo dopo 110.000 euro di interventi; la Cisterna ottocentesca di Piazza San Giustino (115.000 euro) e i locali sotto Palazzo d’Achille (80.000 euro). Al Fai e a quanti hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa va davvero un grande grazie. Una gratitudine sincera, che non vogliamo considerare una tantum, perché ora che la pandemia lo consente, il nostro obiettivo è non aspettare le giornate Fai dell’anno prossimo per tornare a visitare gli ipogei, tutt’altro, metteremo a breve intorno a un tavolo tutti i soggetti referenti per costruire un calendario ciclico delle visite in quelli accessibili, per portare costantemente in città turismo e attenzione.

Al più presto coinvolgeremo Soprintendenza, Provincia e i proprietari privati delle sezioni della Chieti sotterranea e le associazioni, Speleo Club in primis, con le quali costruire nuovi percorsi di animazione della vita culturale: lo faremo con la città, ma anche per la città, in modo che questo straordinario scorcio del nostro passato divenga più famoso e visitato di quanto lo sia stato fino ad oggi.

Mettere in rete tutta la bellezza di cui Chieti è custode, è uno dei nostri obiettivi non solo istituzionali, ma anche politici che abbiamo: per questo abbiamo subito attivato una bella sinergia con la Soprintendenza e per questo ci siamo spesi per dare alla Direzione museale supporto e idee affinché i musei archeologici nazionali potessero tornare visitabili, rendendo possibile, primo Comune in Italia a farlo, l’utilizzo di percettori di reddito di cittadinanza, in attesa dei concorsi ministeriali per reintegrare il personale.

Così accadrà anche per i palazzi storici teatini, pubblici e privati, di cui ci piacerebbe aprire corti e porte, così per i reperti archeologici di piazza San Giustino, parte dei quali saranno ospitati in un centro di documentazione sempre fruibile sotto il Municipio e così accadrà anche per la Chieti sotterranea.

Siamo consapevoli, Napoli insegna, che questa dimensione può offrire alla città una concreta occasione di conoscenza, turismo e indotto, per questo siamo i primi a farci promotori del massimo coinvolgimento di enti e associazioni, perché tutte le forze vive e disposte a condividere tale percorso possano, con noi, centrare un obiettivo più grande della visibilità di turno, qual è la partecipazione attiva alla condivisione del bene comune”.

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