domenica, 24 Novembre 2024

Emozioni in movimento: alla scoperta della Danzaterapia con l’educatrice Luana Nanni

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Arte, sport, educazione ed emozioni tutte riunite nella Danzaterapia!

Una pratica innovativa che, grazie alla sensibilità ed al lavoro costante di insegnanti come Luana Nanni, Danzaterapeuta specializzata presso il Polo mediterraneo delle Artiterapie e delle Discipline olistiche, Educatrice professionale socio-pedagogico e Formatrice, dell’Associazione Spazio Aperto, si sta facendo strada anche in Abruzzo. Oggi abbiamo avuto il piacere di parlare con lei e di approfondire questa arteterapia in cui si utilizza il corpo per far fluire le nostre emozioni, scoprirle, sbloccarle e riconoscerle. L’argomento è molto vasto e complesso, ma grazie a Luana possiamo scoprire e comprendere qualcosa in più di questo mondo:

Parlaci della tua attività: come è nata? Da dove nasce l’idea, in cosa consiste la Danzaterapia e a chi è rivolta?
“Tutto è iniziato nel 2015… sono arrivata alla Danzaterapia per tutta una serie di sincronicità del momento. In quegli anni lavoravo nelle scuole come Assistente Educativo. Ho scoperto il mondo della scuola e dell’educazione, mi sono iniziata ad appassionare e formare su varie tematiche dell’apprendimento e delle neuroscienze e più andavo avanti, più arrivavano riflessioni ed esigenze personali e professionali di voler approfondire l’ambito della relazione d’aiuto con nuovi strumenti. Per tutta la vita ho praticato Danza e ritengo che questa mi abbia aiutato, anzi userò parole forti, la Danza mi ha salvato in quanto, attraverso essa, sono sempre riuscita a attraversare i momenti di crisi e sconforto. Quando ballavo (succede anche adesso) entravo in connessione con me stessa e amavo tantissimo esprimermi attraverso questa forma d’arte. Inoltre mi interessava sempre di più capire come utilizzare la mia sensibilità e poterla mettere al servizio delle persone. Ho così iniziato la mia ricerca e sono arrivata alla Danzaterapia. Da quel primo giorno di formazione ho iniziato a seminare idee, conoscenze ed esperienze, fino ad arrivare a creare, nel 2019, il mio progetto che ho chiamato Spazio Aperto, che è anche il nome della mia Associazione. Spazio Aperto ha avuto un luogo fisico nel 2019 per solo 6 mesi e a causa della pandemia sono stata costretta ad abbandonare quel luogo, ma non il progetto che è attivo su tutto il territorio abruzzese e sta creando anche reti esterne. La Danzaterapia è una disciplina a mediazione corporea. Appartiene al grande cerchio delle Arti Terapie (musica, teatro, arte e danza) ed utilizza appunto il corpo e il movimento come linguaggio espressivo. Promuove l’integrazione fisica, emotiva e cognitiva della persona e lo sviluppo del potenziale creativo. Le finalità possono essere educative, preventive, riabilitative e terapeutiche e si definiscono dopo un’attenta analisi del fabbisogno (utenza, settore, contesto) alla quale si intende offrire il progetto”.

In cosa è utile la Danzaterapia? È rivolta sia a bambini che adulti?
“La danza è un importante strumento di espressione dell’uomo ed è una forma di manifestazione delle dimensioni profonde della natura umana. La sua capacità di sostenere il benessere corpo-mente attraverso la manifestazione delle emozioni era presente già in popolazioni primitive che, attraverso i balli tradizionali, portavano alla luce i propri stati emotivi. Il linguaggio corporeo è infatti la primordiale forma di comunicazione con il mondo! L’uso delle potenzialità terapeutiche della danza risale a tempi più recenti (1940) quando, a partire dal riconoscimento del rapporto profondo che unisce mente e corpo, si è iniziato a utilizzare la danza e il movimento espressivo quale strumento e linguaggio privilegiato per favorire e sostenere la salute fisica e lo sviluppo psicologico dell’individuo. In generale è utile ad aumentare la consapevolezza di sé e del proprio corpo, promuovere il benessere dell’utente, offrire possibilità di sviluppo delle competenze relazionali, esprimere attraverso il linguaggio non verbale le proprie emozioni e per aumentare la consapevolezza di sé in uno spazio privo di giudizio. Nello specifico per ciascun utente si creano poi obiettivi in base alla finalità delle proposte. La Danzaterapia incontra tutti!! Ha infatti un’ampia possibilità di utilizzo in molti ambiti (Scuole, Associazioni, Centri per Disabili, Case di riposo, Aziende, Enti formativi) e di conseguenza i destinatari sono bambini, adolescenti, adulti, persone disabili. Io mi occupo soprattutto dell’ambito dei bambini proponendo incontri di Danza creativa con finalità ludiche, oppure nelle Scuole, Doposcuola, Centri Estivi ecc con finalità educative, utilizzando quindi anche le mie competenze in ambito educativo. Mi occupo anche di adulti (proposte online, incontri di gruppo con varie finalità) e delle persone disabili (centri socio-educativi, percorsi individuali)”.

Quando è nata questa passione? Cosa hai dovuto studiare? 
“Come accennato, è nato tutto da un bisogno di interagire con le persone della quale mi prendevo “cura” con strumenti che, dapprima a me stessa, hanno portato beneficio e sostegno. Non è stato semplice a 28 anni, intraprendere un percorso nuovo, fatto di tanti sacrifici, ma anche soddisfazioni e crescita personale. In definitiva un totale cambiamento del mio stile di vita. Per diventare Danzaterapeuta ho frequentato, a Roma, una scuola di formazione triennale. Vi è stato un primo colloquio di ammissione alla scuola, nella quale venivano valutate attitudini e predisposizioni al tipo di lavoro. Il percorso didattico è suddiviso in ore di formazione online (studio di materie quali psicologia, anatomia e fisiologia, sociologia, storia della danza, metodologie della Danzaterapia, Arteterapia, Teatro e Musicoterapia) con esami a cadenza mensile e altre ore da svolgere in presenza (attività laboratoriali). Dal secondo anno si inizia il tirocinio in varie strutture. A supporto e accompagnamento, durante tutto il percorso, vi sono altre ore di Supervisione (incontri spesso di gruppo in cui si raccontano e successivamente analizzano Transfer e Controtransfer del tirocinio che si sta svolgendo). È quindi un percorso di cambiamento e crescita dapprima dello studente, che al termine dei tre anni ha acquisito competenze specifiche da offrire ai propri utenti. Nel 2015 è iniziato questo meraviglioso viaggio che adesso con tanta passione e cura porto ai miei utenti e che per me è fantastico in quanto ha una continua evoluzione, non si smette mai di formarsi e di imparare, ma soprattutto non si smette mai di fare esperienze di questo meraviglioso linguaggio e dei benefici che apporta a tutti coloro che praticano la Danzaterapia”.

Tu unisci Danza (movimento) ed emozioni: possiamo dire che con il corpo esprimiamo ciò che sentiamo? Questo tipo di pratica può aiutare a sciogliere alcune emozioni nascoste dentro di noi?
“Assolutamente si! La Danzaterapia ha un vero e proprio potere curativo, perché attraverso il movimento e con lo stimolo di alcuni mediatori quali la musica, le parole suggestive del conduttore e spesso anche utilizzando oggetti/stimolo come ad esempio stoffe, piume, fogli colorati, foglie, palloncini ecc si portano le persone a prendere maggiore consapevolezza di sé stessi, a scoprire nuovi modi per potersi esprimere e quindi a incanalare il proprio essere in movimenti che raccontano molto del proprio mondo interiore. I movimenti che emergono sono consapevoli e liberatori, ma la cosa più interessante è che sono liberi da ogni forma di giudizio. Per questo motivo, chi fa esperienza di questa arte si sente più a contatto con se stesso e riesce a relazionarsi con maggiore ascolto, prova maggiore rilassamento corporeo e mentale. La Danzaterapia aiuta a raccontarci, a centrarci e a socializzare e a prendersi cura del proprio mondo interiore ed esteriore. Riassumendo: porta benessere al corpo e alla mente di ciascun utente!”

Quanto è importante secondo te fare movimento in questo periodo post covid?
“Per quanto mi riguarda, ma anche per quello che ho potuto cogliere ed accogliere come professionista, in questo momento storico rimanere centrati è davvero molto importante. Prendersi cura del corpo e delle emozioni è un aspetto fondamentale! Di conseguenza è importante dare al corpo la giusta attenzione. In questi ultimi anni abbiamo vissuto, chi più, chi meno, uno stato di profondo cambiamento. Abbiamo vissuto mesi rinchiusi in casa, sono cambiate le abitudini, è cambiato l’approccio al lavoro. Molte persone hanno lavorato in smart working, i bambini e i ragazzi hanno proseguito o iniziato i loro studi in dad. Di conseguenza si è persa la socialità ma soprattutto si è perso il concetto vero di salute. Quando parliamo di salute pensiamo spesso solo a quella del corpo, vi è invece un altro aspetto alla quale bisognerebbe prestare attenzione che è la salute mentale. In questo momento che ci ha segnati e cambiati bisogna riportare l’attenzione alla totalità della persona (corpo, mente, spirito). Fare movimento aiuta a riconnettersi con le memorie del corpo, alleggerirsi, lasciarsi andare. La Danzaterapia in questo caso è stata fondamentale per molti miei utenti, dai bambini agli adulti. Questo perché l’educazione corporea e l’educazione alla creatività va ad aprire profonde connessioni, ci permette di ascoltarci soprattutto perché il corpo non mente mai e saperlo ascoltare, ma anche riuscire ad incanalare i propri stati emotivi porta molti benefici. Ritengo quindi fondamentale poter ritagliare degli spazi per affrontare i limiti e i confini della nostra mente, attraverso la Danzaterapia o anche altre forme di espressione corporea, e trasformarli in risorse importanti per trovare maggiore equilibrio del corpo e della mente”.

Che impatto ha avuto secondo te la pandemia sui bambini? È molto difficile aiutarli a tornare alla “normalità”?
“In questi mesi ho avuto modo di poter consultare alcune ricerche che si sono occupate appunto dell’impatto che ha avuto la pandemia sui bambini e ciò che è emerso è che vi è stato un incremento di vari disturbi e stress. Nel 2021 ho avuto la fortuna di lavorare come educatrice presso una scuola dell’infanzia e di poter anche inserire un progetto sulle emozioni e sull’intelligenza emotiva come sostegno a questo grande cambiamento che tutti abbiamo vissuto. Sono stata quindi a lungo e forte contatto con i bambini, ma soprattutto con le loro emozioni. A mio parere hanno affrontato la pandemia con grande coraggio e responsabilità. Hanno compreso cose che era difficile comprendere anche per noi adulti. Gli aspetti legati alla socialità sono stati quelli maggiormente emersi e ho quindi lavorato su di essi attraverso il corpo, attraverso letture, attraverso l’ascolto musicale, attraverso giochi di apprendimento e intelligenza emotiva! Non è stato e non è difficile se si hanno in mano strumenti come quello che io ho la fortuna di avere perché, attraverso questi il bambino si racconta senza fare fatica, si esprime liberamente, ritrova il gruppo dei pari in un ambiente privo di giudizio e sviluppa nuove competenze, impara a modulare le sue emozioni e a riconoscere e riconoscersi. Dobbiamo restituire molto ai bambini, soprattutto la fiducia in un futuro migliore e con impegno e conoscenza tutto questo può essere possibile. Per questo credo che le scuole in primis dovrebbero offrire questo tipo laboratori ai propri ragazzi e bambini”.

In ultimo: quanto conta la passione in questo lavoro? Come ci si sente dopo gli incontri di Danzaterapia?
“Come tutti gli ambiti della relazione d’aiuto, oltre la passione smisurata a mio avviso ci vuole vocazione. Il lavoro da Danzaterapeuta è continuo, non si smette mai come dicevo pocanzi. Non smette mai di studiare e ricercare, questa ricerca riguarda vari ambiti: la progettazione, studi sui target di riferimento, ricerca musicale e corporea, conoscenza e consapevolezza di se stessi, formazione. Inoltre essendo una figura professionale ancora poco “riconosciuta” dalle nostre parti, si fa spesso fatica a far comprendere che non è solo quell’ora di laboratorio il nostro lavoro ma è tutto ciò che ho sopraelencato. Su questo mi sto impegnando molto, affinché sempre più persone conoscano la Danzaterapia e tutti i suoi sviluppi, per questo vi ringrazio per l’opportunità di raccontare un po’ di questo mondo! Il Danzaterapeuta cuce su misura il suo progetto a ogni utente che incontra, si prende cura della sua storia, con delicatezza, senza giudizio, e lo accompagna a conoscersi attraverso il corpo, a intessere relazioni equilibrate, ad apprendere, ad amarsi. Se non ci fosse passione tutto questo non sarebbe possibile perché abbiamo a che fare con le storie, con i vissuti con le emozioni, con le persone così imperfettamente belle! Io al termine di ogni singolo incontro, dal primo che ho fatto nel 2016, sento dentro me un senso di felicità inspiegabile questo perché gli occhi dei bambini, degli adulti o delle persone disabili, mi raccontano tutto anche senza parlare e i loro brillano dopo aver concluso. Avere la fortuna di poter vivere gli utenti (TUTTI) che piano piano si schiudono come dei bellissimi fiori colorati è un privilegio enorme, vedere le loro “danze”, i loro “passi” sempre più sicuri, osservare le loro esperienze che si ampliano, la loro creatività è per me la più grande soddisfazione! Ripaga di tutti i sacrifici”.

Un ringraziamento speciale a Luana Nanni per averci raccontato la sua esperienza, averci spiegato cos’è la Danzaterapia e aver condiviso le sue foto con noi! Per restare in contatto con lei:

FB: https://www.facebook.com/luanadanzamovimentoecreativita

Instagram: https://www.instagram.com/luanadanzamovimentoecreativita/

Foto in copertina di Laura Masciotta

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