Questa mattina i Carabinieri Forestali del Reparto Biodiversità di Pescara insieme ai ragazzi dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Galiani – de Sterlich” di Chieti, alla presenza del Sindaco di Chieti dott. Diego Ferrara e dell’assessore all’Ambiente e alla Transizione ecologica del comune di Chieti, Chiara Zappalorto, hanno messo a dimora le piantine del progetto “Un albero per il futuro” nei pressi del museo di Villa Frigerj. Un evento dall’alto valore simbolico, che unisce Assessorato all’Ambiente e Forestali e che si è arricchito di una talea che i Carabinieri del Centro Nazionale per la Biodiversità Forestale di Pieve Santo Stefano (AR) hanno donato alla scuola, dopo averla prelevata dall’Albero di Falcone, la pianta di Ficus macrophylla che cresce davanti alla casa palermitana del giudice, divenuta simbolo di legalità e libertà. L’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Galiani – de Sterlich” è la prima scuola del territorio provinciale ad aver ricevuto questo nuovo ospite.
“Un bosco speciale, emozionante per tante ragioni – commentano il sindaco Diego Ferrara e l’assessore Zappalorto – È fondamentale sensibilizzare i giovani all’importanza del bosco e degli alberi, soprattutto a tutela dell’ambiente, la tutela della biodiversità e della vita di ognuno, quotidiana. Abbiamo sposato in pieno questo progetto che prevede di donare giovani alberi appartenenti a specie tipiche della flora locale che i Carabinieri Forestali provvedono a consegnare e mettere a dimora con gli studenti delle scuole aderenti, che ne diventano affidatari e possono seguire l’evoluzione del bosco diffuso creato sul sito dedicato al Progetto (www.unalberoperilfuturo.it) che nel triennio 2020-2022 prevede la piantumazione di circa 50.000 piantine. Il giardino storico di Villa Frigerj, la Villa Comunale di Chieti, si arricchirà di una nuova preziosa gemma, che sarà ossigeno delle coscienze dei giovani studenti delle scuole e testimone della loro continua attenzione al tema della legalità che, come l’ambiente, va sempre curata, alimentata e protetta”.
“Con questo simbolo di coraggio, di rinascita, dei valori di libertà, giustizia e democrazia – dichiara la dirigente scolastica Sara Solipaca – i ragazzi vogliono far rinascere in tutta la comunità la speranza di un mondo migliore. È un piccolo gesto che ha una doppia finalità: da una parte ci permette di dare il nostro contributo al progetto di creare un grande bosco diffuso e sostenere in modo concreto la lotta ai cambiamenti climatici, dall’altra in occasione della XXVII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, ci offre la possibilità di rendere omaggio alla memoria del Giudice Giovanni Falcone, un uomo che con il suo esempio ha cambiato la nostra storia”.
“Uno strumento di legalità”, lo ha definito il Ten. Colonnello Cristina Di Tommaso, Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Pescara (oppure potrebbe essere la dichiarazione di qualche altro rappresentante dell’Arma intervenuto). “La propagazione di questo magnifico albero, avviato nel novembre del 2020 nell’aula bunker dell’Ucciardone dove furono consegnate le prime cento “piantine”, proprio lì dove si tenne il maxi processo alla mafia è simbolo della lotta alle mafie, un messaggio di legalità che, nel primo giorno di primavera, si coniuga perfettamente con il messaggio della cura dell’ambiente”.
Un circolo VIRTUOSO per il futuro del pianeta e per la nostra salute!
C’è UNA SFIDA GLOBALE IN ATTO… una rivoluzione verde che coinvolge tutti i cittadini: modificare il nostro stile di vita e prendersi cura dell’ambiente in cui viviamo.
I Carabinieri Forestali fanno la loro parte tutelando il patrimonio inestimabile delle Riserve Naturali Statali e Foreste demaniali. Una dorsale verde che attraversa idealmente tutto il territorio italiano e che rappresenta un esempio di gestione unitaria di un capitale europeo di biodiversità unico per la sua varietà di habitat.
Oggi i ragazzi dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Galiani – de Sterlich e il Comune di Chieti, chiedono a tutti i cittadini di unirsi in questa sfida insieme ai Carabinieri della Biodiversità, per conoscere i nostri tesori verdi e lasciare il nostro segno nel mondo aumentando il livello italiano di biodiversità e di “verde”.
Come fare? Seguiamo il loro esempio, piantiamo un albero e poi un altro e un altro e creiamo un bosco diffuso in tutta Italia, fatto di piccoli alberi di specie autoctone che cresceranno con noi accompagnandoci in un percorso che aumenti la qualità dell’ambiente che ci circonda.
Il nostro impegno sarà ripagato da un risparmio di ANIDRIDE CARBONICA nell’aria: gli alberi, infatti, sono in grado di contrastare efficacemente l’inquinamento atmosferico con un costo decisamente inferiore ad altri rimedi non naturali.