domenica, 24 Novembre 2024

L’Aquila, la Cerimonia di conferimento dell’Onorificenza di giusto fra le Nazioni

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Storie dalla Provincia

A L’Aquila il controllo sugli internati era affidato al Commissario della P.S. Mario de Nardis il quale, secondo il racconto di Luigi Fleischman, giovane ebreo austriaco figlio di Giulio, cantore della Sinagoga e segretario della Comunità israelitica fiumana, emigrato a Fiume nel 1940, e internato libero dall’aprile 1943 con il padre e tutta la famiglia a Navelli, un paesino tra il gran Sasso e la Majella, lì avverti ripetutamente dei pericoli che correvano e lì aiuto in tutti i modi a sfuggire alle razzie naziste. Luigi entrò in una banda partigiana della quale faceva parte anche la Guardia di P.S. Pasqualino Lino (nome che per il momento non ha trovato corrispondenze, probabilmente perché non ben ricordato dal giovane) che egli ammirava molto per il suo ardimento.
Si noti che il nome di Giulio Fleischman appare in un elenco di 30 nominativi di ebrei di Fiume e Abbazia apolidi, già cittadini italiani, malati o unici sostegni delle loro famiglie, segnalati dal Vescovo Palatucci, sicuramente su richiesta del nipote Giovanni Palatucci, a Mons. Pietro Tacchi Venturi e da questi, il 1° agosto 1940, trasmessi al Capo della Polizia Arturo Bocchini affinchè fossero liberati dall’ internamento e riportati a Fiume dalle loro famiglie.

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