domenica, 24 Novembre 2024

Provincia di Chieti, il presidente Menna: “Vasto? Merita di entrare nell’autorità portuale di Ancona per i finanziamenti”

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“Non posso che accogliere favorevolmente la missiva ricevuta dal Commissario Zes Abruzzo, Mauro Miccio ed inviata anche al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio e al Commissario per la ferrovia Roma-Pescara, il Dott. Vincenzo Macello con la quale chiede di dar seguito alla sottoscrizione del protocollo d’intesa riguardante l’ultimo miglio ferroviario”. Lo afferma il sindaco di Vasto, Francesco Menna che in risposta alla nota ricevuta esprime piena soddisfazione non solo per la richiesta pervenuta, ma anche rispetto agli investimenti enunciati nella stessa missiva e alla sottoscrizione del protocollo d’intesa.

“Il Porto di Vasto – prosegue Menna – essendo un porto regionale, che avendo già un Piano regolatore approvato la cui realizzazione prevede un importo di oltre 120 milioni di euro, attende, per il suo completamento, finanziamenti di natura regionale, in quanto lo Stato eroga contributi solo ed esclusivamente per i porti classificati come nazionali”.

“Inutile sottolineare – precisa Menna – che 120 milioni di euro di investimento, per una Regione sono una cifra difficile da reperire e da impegnare per il potenziamento del porto. Pertanto si rende opportuna una strategia di investimenti diversa”.

“Inoltre è acclarato che il Porto di Vasto è un porto strategico nell’asse Adriatico per le caratteristiche che lo contraddistinguono come la vicinanza al casello autostradale, la presenza di una banchina ampia ed utilizzabile, il piano regolatore approvato, il pescaggio ampio ed in sicurezza, la vicinanza alle zone industriali più importanti d’Abruzzo e quanto altro di già noto”, conclude Menna che rimarca dunque la necessità di insistere con forza affinché si valuti positivamente l’opportunità di inserire il porto di Vasto all’interno dell’ambito di competenza dell’autorità portuale di Ancona, così come è già avvenuto per i porti di Ortona e Pescara, così che si possano sfruttare non solo i finanziamenti nazionali per ampliare il porto, ma anche tutte le opportunità che ne derivano dall’appartenenza ad una Autorità portuale.

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