domenica, 24 Novembre 2024

Al Marrucino lo spettacolo “Alice”: a cura dell’Associazione Shakespeare in sneakers

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Storie dalla Provincia

Attesa prima, venerdì 29 al Teatro Marrucino di Chieti per lo spettacolo “Alice”, a cura dell’Associazione Teatrale “Shakespeare in sneakers”. Si tratta di una pièce liberamente tratta da “Alice nel paese delle meraviglie” e “Attraverso lo specchio”, di Lewis Carroll, con la traduzione e testo di Veronica Pace, che andrà in scena venerdì 29 maggio alle ore 21. Lo spettacolo è patrocinato dal Comune di Chieti e stamane è stato presentato dall’autrice e regista Veronica Pace, insieme al vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare.

“Sono molto felice di questa prima, perché Alice è uno spettacolo speciale che coinvolge e invita a una riflessione importante sul mondo e sulle identità – così Paolo De Cesare – Uno spettacolo corale, come lo sono tutte le imprese artistiche di questa associazione di cui è motore Veronica Pace, che parla ai giovani e lo fa con idee e linguaggi nuovi e sempre al passo con i tempi”.

“Liberamente tratto da “Alice nel paese delle meraviglie” e “Attraverso lo specchio” di Lewis Carroll, “Alice” è frutto di due anni di intensissimo lavoro da parte dell’autrice e regista Veronica Pace e degli attori e delle attrici dell’Associazione Teatrale “Shakespeare in sneakers” – illustra l’autrice e regista Veronica Pace – Pur mantenendo i personaggi e i tratti narrativi principali dell’opera di Carroll, lo spettacolo se ne discosta profondamente.  “Alice” viaggia su due piani, o meglio, tra due mondi: il mondo reale (sopramondo) e il mondo di fantasia (sottomondo).

La storia si svolge in un manicomio, dove la protagonista è ricoverata in quanto affetta da disturbo dissociativo dell’identità, a causa del quale percepisce il mondo in maniera distorta. La sua patologia è la conseguenza di un trauma subito nell’infanzia, trauma che ha rimosso nascondendosi in un mondo di sogno costruito ad hoc dalla sua mente. Per Alice l’ospedale psichiatrico è solo la cornice fisica di questo mondo fantastico. Dietro a creature stravaganti e al “mondo delle meraviglie” si nasconde quindi un segreto oscuro, e sogno, incubo e realtà si uniscono e si confondono inesorabilmente. Attraverso questo groviglio emotivo, Alice valica i confini del suo dolore e comincia un percorso di consapevolezza. Gli spettacoli di “Shakespeare in sneakers” sono sempre stati caratterizzati da un impatto visivo molto forte, e “Alice” non è da meno. Le scenografie sono ridotte al minimo per lasciare che siano le performance a riempire lo spazio scenico, e l’intensità, il colore e la direzionalità delle luci che accompagnano i vari momenti della storia sono stati studiati per ottenere il maggiore effetto narrativo. Nel silenzio assordante della malattia, emergono nenie e colonne sonore al confine tra inquietudine e meraviglia, in cui a prevalere sono le voci dei personaggi. “Alice” è senza dubbio figlio del periodo di confinamento dovuto alla pandemia di covid-19 che l’autrice ha passato a scrivere ininterrottamente. La sensazione di precarietà, incertezza, paura e claustrofobia che ha investito il mondo ha sicuramente contribuito alla stesura di un’opera drammaturgica a tratti estenuante, in cui il dissidio umano e lo sconforto la fanno da padrone. Pur essendo uno spettacolo psicologico e sociale, “Alice” è anche e soprattutto un’elegia di rivalsa, una delicata poesia d’amore e di bisogno. La sofferenza catartica della protagonista, per anni soffocata nel mondo della fantasia, la travolge, mandando in cortocircuito quel meccanismo di difesa che l’allontanava da se stessa. La storia di Alice diventa emblema della crudeltà del mondo, ma ci mostra come anche nei luoghi più oscuri la luce riesca a squarciare le tenebre grazie all’amore, la forza più universale”.

Per il tema trattato e il linguaggio utilizzato, lo spettacolo non è adatto ai minori di 14 anni.

I biglietti sono disponibili su www.ciaotickets.com,  nei rivenditori autorizzati CiaoTickets e al botteghino del Teatro Marrucino.

Cast

Alice “sopramondo”: Alice Tonelli,

Alice “sottomondo”: Anna Tonelli,

Bianconiglio: Riccardo Pellegrini,

Dum: Francesco Salvatore,

Dì: Asia Gasbarri,

Regina Bianca: Serena Sablone,

Ghignagatto: Eugenia Malandra,

Cappellaio Matto: Lorenzo Di Credico,

Lepre Marzolina: Noemi Valentini,

Ghiro/Piccione: Elena Flocco,

Duchessa: Carla Di Renzo,

Cuoca: Alessia Criber,

Gi: Giada Marchesani,

Psichiatra: Veronica Pace.

L’Associazione Teatrale “Shakespeare in sneakers”

È stata formalmente costituita nel 2017, ma è il risultato di un percorso progettuale che Veronica Pace ha avviato nel 2009, con una serie di laboratori teatrali organizzati all’interno del Liceo Classico “G.B.Vico” di Chieti. L’esito estremamente felice di questi laboratori ha permesso a Veronica di trasformare un progetto scolastico in una realtà teatrale professionale dove il percorso attoriale si affianca al lavoro di drammaturgia e nuove scritture. Nel corso degli anni molteplici sono stati i riconoscimenti e le partecipazioni a festival e rassegne, tra i quali:

“Le figure retoriche” riceve un Encomio dalla Regione Abruzzo e l’invito dal Presidente della Repubblica Napolitano al Quirinale per la Cerimonia di apertura dell’anno scolastico 2013 – 2014;

“I Love Litaglia” partecipa a “VOCe AZIONE CIVILE”, il primo Festival italiano d’arte giovanile a contenuto civile (Savigliano), e la Rassegna “Verso nuovi Orizzonti” (Cuneo). Nel 2017 riceve il premio “La valigia di Cartone”, riconoscimento che viene dato a chi con il proprio lavoro e con il proprio impegno ha contribuito a valorizzare la storia della nostra emigrazione;

Nel 2017 “#Antigone” è selezionato dall’INDA per partecipare al Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani a Palazzolo Acreide (Siracusa);

Nel 2017 il monologo “Ugolino” viene premiato al Concorso nazionale “Leggere Dante Oggi”;

Nel 2020 l’Associazione riceve un encomio da parte del Prefetto della Provincia di Cheti, Giacomo Barbato in occasione della partecipazione alla cerimonia ufficiale in Prefettura per il “Giorno della Memoria”;

“Sogno di una notte di mezza estate” viene inserito nella rassegna “I Borghi e la Memoria”, vincitrice del Progetto speciale FUS 2021.

Veronica Pace

Veronica Pace è un’attrice, regista ed autrice teatrale. Si forma al DAMS di Bologna con C. Meldolesi, G. Scabia, A. Picchi, G. Azzaroni, per citarne alcuni, laureandosi con il massimo dei voti. Negli Stati Uniti perfeziona il Metodo Strasberg con A. Werba e la Tecnica Meisner con A. Gordon. Lavora, tra gli altri, con J. Malina, G. Brackett, Spike Lee, Pupi Avati e A. Foà. Da attrice arriva alla semifinale del Premio Scenario con il progetto “Amghar 13.11.74”. Come autrice riadatta per la scena alcune importanti opere letterarie e scrive drammaturgie inedite. Le conferiscono il premio “La Valigia di Cartone” per la valorizzazione della storia dell’emigrazione italiana nel mondo. Dal 2009 si occupa di teatro nelle scuole dove riesce a trasformare un progetto scolastico in una realtà teatrale professionale: fonda così “Shakespeare in sneakers”.

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