Il Consiglio comunale ha approvato ieri a maggioranza la proposta di variante al Piano di recupero ex Sadam, datato 31 luglio 2010.
La superficie totale interessata dalla variante è di 54.930 mq, per metà a destinazione pubblica, per metà privata. L’ altezza massima degli edifici è fissata a 24 metri.
La variante prevede le stesse superfici di base del piano, 32.300 mq, ma viene utilizzato un premio di cubatura inferiore, pari a 2.500 mq.
Constatata e comprovata l’impossibilità tecnica di recuperare l’edificio dismesso, è stata prevista, al suo posto, una nuova struttura, la cui superficie è di 3.000 mq a terra. Al primo piano troveranno posti locali, per un’estensione di 1450 mq, con finalità direzionali e relative a servizi privati di uso pubblico. La nuova area al primo piano è maggiore
dei 1333 mq rispetto a quella del vecchio zuccherificio ed è idonea alle previste destinazioni socio culturali.
A favore del Comune, saranno realizzate opere di urbanizzazione interne al comparto, per un ammontare di 1.983.346 euro, ed opere di urbanizzazione esterne per 930.000 euro. In base alla monetizzazione calcolata, la proprietà verserà alla parte pubblica circa 791.000 euro, che l’Amministrazione comunale ha intenzione di impiegare per la realizzazione di un cine teatro al piano terra del Kursaal.
Con il piano di recupero approvato nel 2010, al Comune non veniva versata alcuna liquidità, in quanto le somme erano utilizzate “a scomputo” di lavori. La sala convegni, di proprietà privata, veniva concessa al Comune per 24
giorni l’anno per 20 anni. Al termine di questi ultimi, ogni vincolo di utilizzo pubblico andava a decadere. Nella scheda di prg datata 1994, inoltre, non si fa alcuna previsione di archeologia industriale né ci sono riferimenti al recupero di vecchie strutture, dal momento che tutto l’esistente era destinato all’abbattimento.
Il Sindaco Jwan Costantini ringrazia gli amministratori ed i tecnici comunali che hanno lavorato alla variante, garantito il massimo beneficio alla collettività e di fatto eliminato le secche che avevano compromesso il decollo dell’area e ingessato nel nulla una porzione centrale e fondamentale della città.