Meno vincoli allo sviluppo, sì del Consiglio alle modifiche al regolamento sulle convenzioni con diritto di proprietà. L’Amministrazione: “Risparmi dal 30 per cento subito attivi per gli interessati”.
Approvate all’unanimità le modifiche al regolamento contenente i criteri per l’eliminazione dei vincoli riportati nelle convenzioni stipulate ex art. 35 della legge 865/71.
“Semplifichiamo così una materia tecnica che ha creato negli anni molti ostacoli alla rigenerazione di alcune aree de al città – illustrano il sindaco Diego Ferrara, con il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo e il presidente della Commissione Governo del Territorio, Pietro Iacobitti – Negli anni ’70 e successivi, il Comune di Chieti ha attivato numerosi comprensori P.E.E.P. (Piani per l’edilizia economica e popolare), le cui aree sono state affidate in concessione a cooperative edilizie e all’ATER (ex IACP) sia in regime di superficie che regime di proprietà. La normativa originaria (legge 865/1971) è stata oggetto di numerose modifiche e, in particolare, con la legge 448/1998, ha previsto diverse agevolazioni ai proprietari degli alloggi e/o agli assegnatari degli alloggi ATER, fra cui la cessione in diritto di proprietà dei suoli concessi in diritto di superficie; la sostituzione delle convenzioni in essere; il riscatto degli alloggi concessi in diritto di proprietà alla scadenza dei vincoli ventennali. In attuazione della speciale normativa, il Comune ha adottato un apposito regolamento, approvato in Consiglio nel 2010, con la delibera n. 885 e modificato nel 2012 e 2016, determinando il corrispettivo per l’abolizione dei vincoli.
Nel 2021 il decreto legge n.77, convertito nella legge 108ha modificato le modalità di calcolo del corrispettivo di affrancazione e i limiti massimi applicabili, determinando, così, la necessità di modifica anche del vigente regolamento e, in particolare, dell’art. 3 che nella parte relativa alla formula da applicare per il calcolo dà il via a un abbattimento del valore venale dell’immobile (che è la base di calcolo per determinare il corrispettivo) del 30% circa, traducendo così un importante risparmio per gli interessati.
Il calcolo è influenzato da diversi fattori e parametri, per cui non si può al momento dare indicazioni più precise, mancando peraltro precedenti utili di valutazione puntuale, ma il nostro lavoro in questa fase è quello di recepire tutti gli strumenti che consentono benefici per la comunità o fasce di essa e questo rientra perfettamente fra le possibilità offerte dalla legge. La modifica è stata recepita e votata dal Consiglio comunale e i nuovi parametri son o diventati subito vigenti, scontando le spettanze almeno del 30 per cento e consentendo, così, benefici di scala che consentiranno non solo una migliore gestione degli immobili, ma anche di pensare al decoro e al rilancio delle strutture, cosa a cui mirano le convenzioni che stanno alla base di questa categoria di azioni”.