Il sindaco e gli assessori Rispoli e Zappalorto: “Lieti di riconsegnare alla città il primo prato verde della Villa”
Pubblica riconsegna stamane di un’importante opera di riqualificazione nel cuore della Villa Comunale, che ha previsto la sistemazione delle aree in prossimità del Casinetto Frigerj e la riqualificazione del ponticello di via Guido Costanzi, una spesa di 99.000 euro, finanziata con fondi di bilancio dell’Amministrazione. L’area è stata simbolicamente consegnata ai bambini della città dal sindaco Diego Ferrara, dagli assessori a Lavori Pubblici e Ambiente e transizione ecologica Stefano Rispoli e Chiara Zappalorto, nonché il progettista e i realizzatori dell’intervento.
“Quello aperto ufficialmente oggi è Il primo prato verde della nostra Villa comunale che consegniamo alla città con l’auspicio che ne abbia cura, affinché possano goderne tutti il più a lungo possibile – così il sindaco Diego Ferrara e gli assessori Stefano Rispoli e Chiara Zappalorto – Il nuovo manto erboso, la riqualificazione delle opere, delle aiuole, degli arredi e della ex casa del custode, di fatto, restituiscono dignità alla nostra Villa comunale, che da oggi riacquista tutta la sua parte superiore. Queste aree erano in posizione decentrata rispetto a quelle maggiormente frequentate, ma comunque presenti nella memoria storica, negli affetti e costumi della teatinità. È nato un prato, il primo della Villa, a seguito della riqualificazione di tutto il verde presente in questa sezione; sul fabbricato, già abitazione del custode della Villa (il cosiddetto casinetto Frigerj), è stata effettuata una manutenzione straordinaria delle facciate e del tetto, la zona prospiciente, invece, è sempre stata esclusa dalla fruibilità, perché erano aree mai curate per essere accoglienti; oggi abbiamo recuperato anche gli arredi, meglio posizionati; rifatto l’illuminazione e aggiunto una presenza silente e artistica, un gregge silente che richiama la storica transumanza per la Villa. Altro fronte interessato dai lavori è quello del ponticello pedonale di via Costanzi, messo in sicurezza, ritinteggiato e riqualificato, come pure le aree adiacenti. Si tratta di un primo importante passo di riqualificazione architettonica e ambientale della Villa Comunale a cui procederemo sia con interventi mirati al verde che partiranno a breve e che puntano anche al recupero e alla rifunzionalizzazione del campetto comunale, lavori imminenti, che saranno messi in campo una volta approvato il bilancio. Siamo particolarmente lieti per via della sostenibilità delle opere, sia per la condivisione con altri enti responsabili della tutela dell’ambiente e del patrimonio architettonico e storico, in primis la Soprintendenza con la quale c’è dialogo e sinergia costante. La creazione di nuovi ampi spazi attrezzati a verde sarà una priorità ricorrente in tutti gli interventi futuri da parte nostra, perché su questo è anche basato il miglioramento della qualità di vita urbana e dell’immagine cittadina che intendiamo portare avanti”.
“L’intervento ha interessato una porzione della Villa Comunale prima inaccessibile e utilizzata come deposito comunale – così l’architetto Dario Di Luzio che ha curato la progettazione – L’open ha eliminato ogni barriera, recinzione ed ostacolo realizzando un ampio prato aperto. È stato eseguito un restauro della copertura e delle facciate dell’edificio della ex casa del custode, il casinetto Frigerj, creando una continuità funzionale con l’area in prospettiva di un suo utilizzo e gestione per attività di incontro ed intrattenimento. L’installazione collocata alla sommità del prato, denominata Peqere, è una scultura “vivibile”, sui temi della pastorizia e della transumanza, caratteristici della tradizione e della storia del nostro territorio. Volumi geometrici essenziali assemblati per dar vita ad un simbolico gregge composto da dodici pecore, ognuna delle quali rivolta nella medesima direzionale, in posizione eretta o in posizione di brucare l’erba. Una sola di esse sembra essersi accorta dalla presenza del mondo circostante ed ergendosi con attenzione e curiosità, incrocia lo sguardo del viandante. Un’installazione che, eludendo falsi miti e leggendarie storie di epici eroi, ci narra, senza pregiudizi e con sottile ironia, un aspetto fondamentale dell’origine della nostra cultura e del “disegno” del nostro territorio. Nella sua chiave contemporanea esse\ non vuole rappresentare ma evocare, non vuole piacere ma stimolare, non vuole celebrare ma raccontare e, come tale, non va contemplata ma vissuta. È stato inoltre restaurato e consolidato il ponticello storico che attraversa via Costanzi. L’Amministrazione comunale mette quindi a disposizione questo luogo esclusivo per rilassarsi sul prato, giocare sull’erba, prendere il sole magari gustando un panino confidando nell’educazione ed il rispetto dei cittadini”.