giovedì, 21 Novembre 2024

L’Alberghiero di Teramo presente al “Cibus”: serviti 600 piatti tipici al giorno

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Circa seicento piatti iconici della cucina teramana serviti ogni giorno, scambi con operatori di settore e addetti ai lavori, tessitura di rapporti utili per il futuro lavorativo degli studenti. L’Istituto d’istruzione superiore “Di Poppa-Rozza” di Teramo torna con un grande bagaglio dal Cibus, l’evento di riferimento per il settore agroalimentare italiano che si è svolto a Parma la scorsa settimana.

La scuola diretta dalla professoressa Caterina Provvisiero ha partecipato alla manifestazione con una pattuglia di quattro allievi delle classi terze – Giovanni Ciarrocchi, Carmine Di Giovangiacomo eLoris Cicconetti dell’indirizzo Sala e Vendita e Andrea Brunidell’indirizzo Cucina – accompagnati dal professor Vincenzo Pinto, docente di Sala e Vendita.

“È stata un’esperienza molto interessante”, afferma quest’ultimo, “in cucina c’erano due chef dell’Associazione cuochi Teramo, di cui peraltro è vice presidente il professor Domenico Iobbi, che ha accompagnato il gruppo il primo giorno, effettuando un sopralluogo, coordinando il lavoro e predisponendo la logistica”.

“Sono stati distribuiti piatti tipici abruzzesi e teramani in particolare, come timballo, tacchino alla canzanese, scrippelle m’busse e pallotte cac e ove”, spiega Pinto, “gli studenti hanno effettuato servizio per la somministrazione dei vini delle colline teramane”.

“Abbiamo registrato grande attenzione e il padiglione in cui abbiamo svolto il lavoro ha avuto grande risalto, anche perché era l’unico che offriva cibo in modalità del genere, e c’è stato un afflusso costante e numeroso”.

“I ragazzi che hanno partecipato hanno grande predisposizione al lavoro di questo genere”, conclude il professore, “la loro professionalità in una manifestazione dove c’era da servire e preparare per tante persone è stata ampiamente riconosciuta e confermata e con molte aziende presenti, del territorio ma non solo, che si sono molto incuriosite, si sono innescati dei rapporti che possono rivelarsi fruttuosi per gli sbocchi lavorativi degli allievi”.

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