TRANSIZIONE ENERGETICA: CAMPITELLI, “NON POSSIAMO PIÙ DIPENDERE DA GAS RUSSO, ABRUZZO PRODUCE IL 26,6% DI FABBISOGNO DA ENERGIA RINNOVABILE, SETTIMI IN ITALIA, MA È SOLO PRIMO PASSO”.
“L’Abruzzo produce oggi da fotovoltaico, eolico e idroelettrico il 26,6% del suo fabbisogno energetico, risultando la settima regione in Italia, dove la media è del 17,1%. Ma questo dato incoraggiante, non deve essere interpretato come un punto di arrivo, la strada per la riconversione green è ancora lunga, e va percorsa nel più breve tempo possibile”.
Lo afferma l’assessore regionale con delega all’Energia, Nicola Campitelli, della Lega, commentando i dati più aggiornati sulla produzione di energia pulita nel Paese, nel presentare il convengo di portata nazionale “Terrà, il 1° Green Forum della Transizione Energetica”, in programma dal 25 al 27 maggio prossimi a Pescara, promosso da Regione, Comune di Pescara e Fondazione Pescarabruzzo, organizzato dalla società di comunicazione Mirus e con il patrocino del Ministero della Transizione ecologica.
Terrà vedrà la partecipazione di organizzazioni, enti e imprese, anche di livello nazionale, che si stanno rendendo protagonisti dei cambiamenti previsti dal Green Deal Europeo.
La manifestazione affronterà gli argomenti inerenti le grandi sfide dell’economia verde: città sostenibili, mobilità e trasporti, economia circolare e rifiuti, benessere e qualità della vita, industria, energia e fonti alternative. Ogni tematica sarà caratterizzata dalla partecipazione di esperti del settore, ricercatori e docenti universitari, imprenditori, esponenti delle istituzioni, allo scopo di approfondire e discutere le più interessanti questioni legate all’economia verde. A partecipare, Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica ed Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, in collegamento streaming, Vannia Gava, Sottosegretario di Stato per l’Ambiente e Alessandro Morelli, vice ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.
“Questo appuntamento – afferma ancora l’assessore Campitelli – vuole dare il suo contributo volto a recuperare gli effetti nefasti della politica delle ‘non scelte’ della politica nazionale degli ultimi anni, che ci ha portato ad essere oggi dipendenti per il 40% del fabbisogno dal gas della Russia, paese oggi in guerra e ostile, dopo l’invasione dell’Ucraina. In Italia le estrazioni di gas coprono solo il 3% di un fabbisogno annuo che si attesta sui 70 miliardi di metri cubi l’anno. Serve dunque pragmatismo, concretezza, puntare con grande forza all’autosufficienza energetica, lasciandoci alle spalle la demagogia e i no a prescindere. Oggi più che mai l’indipendenza energetica è diventata una priorità per l’intera Europa”.
Conclude l’assessore: “A maggior ragione le quote di energia rinnovabile prodotte in Abruzzo andranno ulteriormente incrementate nei prossimi anni, in termini di potenza istallata di fotovoltaico ed eolico, prestando ovviamente la massima attenzione all’impatto paesaggistico e alla compatibilità ambientale. Ma non solo: il nostro futuro passa anche per la bioenergia, per gli impianti di valorizzazione della frazione organica dei rifiuti per produrre bio-metano, attraverso il bio-digestore anaerobico. È anche ragionevole pensare ad un aumento della produzione nazionale di gas, e ritengo che sia possibile farlo senza martoriare i territori, con impatto paesaggistico e ambientale accettabile, incrementando ad esempio, dove possibile, il pompaggio nelle piattaforme esistenti, senza magari realizzarne altre”.