Lo afferma Domenico Petrocco, ex capo sezione segreteria e personale dell’Ufficio comando del Comando provinciale carabinieri dell’Aquila, candidato da indipendente nella Lega per concorrere alla carica di consigliere comunale alle elezioni amministrative dell’Aquila del 12 giugno prossimo, a sostegno del candidato sindaco di centrodestra, il primo cittadino uscente Pierluigi Biondi.
Per il 61enne aquilano, la scelta di candidarsi “è nata dall’esigenza di restituire ai cittadini la buona politica, che poi è quella che ascolta e che deve essere organizzata in maniera tale da dare risposte rapide e concrete”.
“Il sistema di welfare locale – spiega Petrocco – dovrà essere sempre meno in balia di una spesa pubblica fatta di misure spot e frammentate, ma il salto di qualità sta nel promuovere le smart city, capace di gestire in modo innovativo le risorse economiche e ambientali, le politiche abitative e i trasporti, le relazioni tra le persone e i metodi di amministrazione, assumendo la persona e la famiglia come punto focale”.
“Chiaramente – aggiunge il candidato consigliere – tutto questo prevede a monte una più attenta pianificazione degli interventi e una programmazione degli obiettivi da realizzare. È possibile cominciare subito, avvalendoci anche delle opportunità offerte dal Piano strategico ‘Riformare la Pubblica amministrazione. Persone qualificate per qualificare il Paese’, per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano della Pubblica amministrazione, presentato nella sede del Dipartimento della funzione pubblica lo scorso 10 gennaio, nella considerazione che ‘la Pubblica amministrazione è il perno della ricostruzione del Paese e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza individua nelle persone, prima ancora che nelle tecnologie, il motore del cambiamento’. La formazione del personale è fondamentale per il successo di qualsivoglia iniziativa”.
“Spetta alla politica rispondere alle esigenze del territorio, uscendo da un ‘confinamento’ che rischia di trasformarla in un sistema concertativo nel quale sembrano contare solo interlocutori forti a livello economico e sociale e gruppi di interesse”, prosegue Petrocco.
“Ai cittadini – continua – occorre fornire strumenti e canali di comunicazione che strutturino la partecipazione come elemento di base del sistema democratico. In sostanza, deve essere migliorato il modello di governance finalizzato ad accentuare l’adozione di comportamenti trasparenti, dando maggior voce e visibilità alla pluralità delle opinioni e degli interessi. Puntando, ovviamente, a garantire servizi pubblici sempre più all’altezza delle esigenze della cittadinanza”.
“Gli ostacoli, non possiamo negarlo, ci sono – conclude Petrocco – ma le cose possono e devono essere migliorate. Vanno rimossi, allora, i passaggi che producono diseguaglianze e che allontanano il cittadino dalla partecipazione. A tal proposito, non dimentichiamo che tutti i cittadini sono uguali, sia quelli del centro storico, dei quartieri intermedi e delle frazioni che vanno tutelate in modo più incisivo”.