Sarà posizionata dopodomani, giovedì 30 giugno alle 18.30, una pietra d’inciampo in via traversa Mari, davanti a quella che fu l’abitazione di Luigi Stacchiotti, artigliere, nato a Giulianova nel 1922, catturato dopo l’8 settembre, e disperso, forse sul fronte russo, nel maggio 1945. Il corpo non è mai stato ritrovato. L’unico figlio di Luigi, Aladino, ha deciso di donare questa pietra, arrivata da Berlino, in memoria di suo padre. Le ricerche sono state condotte da Walter De Berardinis, la realizzazione della pietra ( la seconda, dopo quella posta lo scorso gennaio in corrispondenza dell’ingresso del municipio) si deve all’artista tedesco Gunter Demnig.
La famiglia Stacchiotti costituisce un caso davvero raro su scala italiana. Furono infatti addirittura 4, i fratelli catturati nei Balcani e deportati in Germania: Flaviano, Cesare, Luigi e Pasquale.
La pietra d’inciampo verrà posizionata davanti la casa di via traversa Mari, alla presenza del Vicesindaco Lidia Albani, delle associazioni combattentistiche e del ricercatore storico sugli Internati militari italiani Walter De Berardinis.