Venerdì prossimo, 17 giugno, dalle 10:00 alle 13:00, presso l’Aula Multimediale del Rettorato dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, si svolgerà il primo tavolo di lavoro interistituzionale del Progetto SAFE PLACE SAFE PLAY, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche della Famiglia nell’ambito dell’avviso pubblico “per il finanziamento di progetti per la protezione ed il sostegno di minori vittime di abuso e sfruttamento sessuale” (Linea D “Prevenzione, protezione e supporto alle vittime di violenza e maltrattamento in ambito sportivo”). Nell’incontro di venerdì sarà costituita una rete interistituzionale regionale di attenzione e protezione per condividere esperienze, criticità, strategie di prevenzione e sviluppare un codice etico e di condotta e un documento di policy, con l’obiettivo di promuovere iniziative a favore della tutela dei minori in ambito sportivo contrastando qualsiasi forma di violenza e adottando buone prassi in tema di prevenzione.
<Il network istituzionale – spiega la professoressa Maria Cristina Verrocchio, docente di Psicologia clinica presso il Dipartimento di Scienze psicologiche della Salute e del Territorio (DiSPUTER) della “d’Annunzio” e coordinatrice del progetto – prevede la partecipazione di referenti dei tre enti attuatori del progetto, cioè l’Università “G. d’Annunzio”, l’Associazione Focolare Maria Regina Onlus e l’Associazione di Volontariato L’Angelo Custode, e di altri partner locali individuati come soggetti strategici per favorire l’attuazione delle azioni progettuali. Tra questi, saranno presenti i referenti del Tribunale per i minorenni de L’Aquila, del Gruppo Antiviolenza (GAV) della Procura della Repubblica di Pescara, del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Abruzzo, del CONI Abruzzo, degli Assessorati alla Salute, Famiglia, Pari Opportunità e Politiche Sociali della regione Abruzzo, dell’Ordine degli Psicologi della Regione Abruzzo”. Da settembre – aggiunge la professoressa Verrocchio – inizieranno le attività progettuali con le società sportive abruzzesi, coinvolgendo dirigenti, allenatori, genitori e giovani atlete e atleti. Sono previsti incontri di formazione sull’abuso in ambito sportivo e su come intervenire diretti allo staff delle società sportive, laboratori esperienziali con ragazze e ragazzi, formazione di giovani psicologi che diventeranno parte attiva del progetto realizzando percorsi di sensibilizzazione sul territorio. Al progetto hanno aderito numerose società sportive del territorio ma – conclude la professoressa Verrocchio – ci sono ancora posti disponibili