Flocco, Di Laudo e Rosato alla guida dei Presidi territoriali di assistenza di Atessa, Gissi e Guardiagrele
La Asl Lanciano Vasto Chieti ha scelto i responsabili dei Presidi territoriali di assistenza (Pta). Dopo Fioravante Di Giovanni, indicato nei giorni scorsi come responsabile del Pta di Casoli, la direzione aziendale ha nominato Enrico Flocco responsabile del Pta di Atessa, Walter Di Laudo a capo del presidio di Gissi, mentre Manola Rosato dirigerà Guardiagrele.
Parte così la riforma sanitaria nelle aree interne della provincia. I nuovi responsabili gestiranno il passaggio a nuove forme nell’organizzazione della sanità del territorio, con il coinvolgimento diretto dei medici convenzionati e l’attuazione dei grandi progetti di ristrutturazione e innovazione tecnologica previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Manola Rosato lascia la guida del distretto sanitario di Lanciano, dove tra l’altro si è occupata direttamente dell’hub vaccinale in piena pandemia, evidenziando notevoli capacità organizzative, e avrà la responsabilità del presidio territoriale di assistenza di Guardiagrele.
Passerà a dirigere il Pta di Atessa Enrico Flocco, specialista di anestesia e rianimazione e responsabile dell’unità operativa semplice di “Medicina perioperatoria, week surgery, day surgery” di Lanciano-Atessa, le cui competenze saranno “un valore aggiunto” secondo la direzione aziendale anche per le attività della piastra di endoscopia digestiva diagnostica e operativa di Atessa, nonché per le attività di diagnostica radiologica, del punto di primo intervento e postazione 118 e per l’ospedale di comunità che lavorerà in sinergia con i medici di medicina generale.
A Gissi arriva Walter Di Laudo, attuale direttore facente funzione dell’Anestesia e rianimazione dell’ospedale di Vasto e titolare dell’incarico di alta specializzazione in Terapia del dolore. Anche nel suo caso la direzione aziendale ha rilevato competenze funzionali alle attività dell’ospedale di comunità, della residenza protetta per disabili, dell’emergenza sanitaria e dell’integrazione della rete di cure palliative con i medici del territorio.