Giornata di commemorazione a Lanciano per ricordare la rivolta del 5-6 ottobre 1943, una triste e al contempo gloriosa pagina della storia della città frentana e della Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale.
In quei giorni il popolo lancianese si ribellò all’occupazione nazista con una vera e propria rivolta nei confronti delle truppe tedesche in città, rivolta soffocata nel sangue dalla Wehrmacht nel pomeriggio del 6 ottobre, dopo quasi due giorni di sanguinosi scontri che valsero al capoluogo frentano la Medaglia d’Oro al Valore Militare.
Le celebrazioni di questa importante ricorrenza sono iniziate ieri, culminate con una fiaccolata per le vie del centro storico che furono epicentro della rivolta. Stamattina, invece, altre iniziative con il raduno in Piazza dell’Arciprete e il raduno in Piazza Dell’Arciprete e la deposizione della corona al Cippo del Colonnello Michele De Pasqua. Poi la deposizione della corona al Monumento ai Caduti in Piazza Plebiscito e successivamente al monumento in Piazza dei Martiri Lancianesi. Qui gli alunni della scuola primaria “Eroi Ottobrini si sono esibiti cantando Il Canto degli Italiani e “Bella Ciao”. Molto toccante l’intervento dello scrittore Remo Rapino che ha letto alcuni passaggi del suo romanzo “Vita, Morte e Miracoli di Bonfiglio Liborio” dedicati proprio alla rivolta del 5 e 6 ottobre. Stasera, poi ci sarà uno spettacolo di narrativa teatrale al Teatro “Fenaroli” intitolato “Quando il grano maturò”.
Le commemorazioni per la Rivolta degli Eroi Ottobrini proseguiranno con altre iniziative domani, dopo domani e infine giovedì 13 e sabato 15 ottobre.