“Nel primo tratto a monte” si legge nel Biciplan di Spoltore firmato da Alessandro Tursi “esiste già una strada bianca, via Perosina, che andrebbe riservata alla mobilità attiva e, anche in un secondo tempo, attrezzata con illuminazione e fondo in conglomerato drenate ecologico. La restante parte fino a valle è da realizzare ex novo, sempre sulla sinistra idrografica del fosso”. Fosso del Seminario si connette al fondovalle in un punto più vicino a Villa Raspa che a Santa Teresa: “ciò costituisce un ulteriore vantaggio, poiché rende più rapido il collegamento tra la città alta e il comune Pescara, dove sono situati i maggiori attrattori”. Assieme a una infrastruttura di ampio respiro, che avvicini Spoltore agli altri comuni dell’area metropolitana, il Biciplan prevede dunque una ciclabile comunale che collega tra loro i principali nuclei abitati (la città alta, Villa Raspa e Santa Teresa), e questi con il territorio comunale di Pescara (centro dell’area metropolitana).
Dove possibile, in connessione con la rete ciclabile del capoluogo adriatico: “l’itinerario Greenway del Seminario” spiega l’architetto Edgardo Cotellucci, incaricato del progetto di fattibilità tecnico-economica “ripristina un percorso anticamente utilizzato per raggiungere i campi, e più propriamente un sentiero di collegamento tra la collina e il lungofiume Pescara. La presenza di un corso d’acqua come Fosso del Seminario, in un contesto agricolo e naturalistico di rara bellezza, costituisce una grande opportunità per lo sviluppo di una rete con valenza ciclo-didattica, ciclo-turistica e pedonale. Conciliare l’aspetto della gestione delle acque dal punto di vista della tutela idro-geologica, con la tutela del paesaggio agricolo e ambientale, significa offrire anche una visione della forma antica del paesaggio italiano”. Cotellucci sottolinea il ruolo degli esperti nel gruppo di progetto: “le caratteristiche ambientali e naturalistiche di Fosso del Seminario hanno reso necessario un approfondimento del progetto per farne un modello di percorso, non solo da attraversare, ma capace di far apprezzare il patrimonio agricolo, vegetale e faunistico di cui è ricco. A questo hanno contribuito Alberto Ulisse (consulente scientifico per gli aspetti architettonici del progetto urbano e dell’architettura del paesaggio), Caterina Artese (consulente scientifico per gli aspetti vegetazionali e naturalistici), Fernando Spina (consulente scientifico per gli aspetti ornitologici) e Maria Jenie Rossi con l’Associazione “I Colori del Territorio” (consulenti per l’arte ambientale). Vogliamo offrire una nuova opportunità di fruizione del territorio ai cittadini, e un’esperienza naturalistica unica per l’area metropolitana”.