Installati recinti e dissuasori e puliti sottopassi per una convivenza possibile.
Continuano le iniziative della campagna “Orso 2×50” del WWF Italia che ha l’obiettivo di contribuire al raddoppio della popolazione di Orso bruno marsicano entro il 2050. Negli ultimi anni sono stati finanziati campi di volontariato e incontri di sensibilizzazione con cittadini e turisti dei paesi dell’areale della specie, sono stati potati e recuperati frutteti particolarmente graditi all’Orso, sono stati istallati recinti elettrificati e porte in ferro a tutela di apiari e piccoli allevamenti, sono state messe in sicurezza alcune pozze in aree montane particolarmente pericolose per la fauna.
Nei giorni scorsi sono riprese le attività dei “Volontari per l’orso” del WWF con una serie di azioni specifiche. Sono stati ripristinati, per il momento, due sottopassi tra i comuni di Cocullo e Ortona dei Marsi: grazie al lavoro dei volontari i sottopassi sono stati ripuliti (nella prima giornata di lavoro sono stati rimossi 350 kg di rifiuti!) e resi maggiormente fruibili per il passaggio dell’Orso. Queste infrastrutture, infatti, agevolano gli spostamenti nel territorio facendo evitare gli attraversamenti delle strade e riducendo il rischio di collisione con gli autoveicoli: si tratta di interventi semplici, ma molto utili che andrebbero adeguatamente potenziati sul modello di quanto avviene in altri Paesi del Nord Europa.
Nei tratti ritenuti più a rischio delle strade SS5, SP9, SP12, SP60 sono stati istallati dei particolari catarifrangenti che riflettono le luci delle macchine di passaggio e indirizzano segnali luminosi verso boschi e radure che costeggiano le strade così da indurre gli animali a evitare l’attraversamento.
È stato consegnato un primo recinto elettrificato a Roccaraso ad un agricoltore che aveva subito alcune visite del giovane Orso Juan Carrito.
Base operativa della campagna “Orso 2×50” e di tutte queste operazioni è la Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF “Gole del Sagittario” di Anversa degli Abruzzi: da qui sono stati effettuati i necessari sopralluoghi spostandosi anche nei comuni limitrofi di Cocullo, Ortona dei Marsi e Goriano Sicoli.
«La vicenda di Juan Carrito ci ha insegnato che la convivenza tra uomo e fauna selvatica si costruisce giorno per giorno e va attuata prima che si verifichino i problemi – sottolinea Filomena Ricci, delegato regionale del WWF Abruzzo. – La prevenzione dei possibili conflitti è un aspetto cruciale per chi si occupa di conservazione e inizia dalla conoscenza e dal rispetto. Conoscere l’animale, le sue abitudini e le motivazioni che generano il conflitto, serve a gettare le basi per una convivenza possibile fatta di responsabilità e attenzione. Molti hanno compreso che per condividere un territorio con i grandi predatori vanno attuate buone pratiche come i cani da pastore addestrati e i recinti elettrici: c’è bisogno però che questa consapevolezza sia maggiormente diffusa sul territorio».
Le azioni della campagna “Orso 2×50” del WWF Italia sono possibili grazie al lavoro di tanti volontari provenienti dall’Abruzzo, ma anche dal resto d’Italia. Ognuno di loro dedica un po’ del proprio tempo e delle proprie energie alla tutela dell’Orso bruno marsicano.
Chiunque voglia dare il proprio contributo e/o partecipare alle iniziative per la tutela dell’Orso bruno marsicano può scrivere a: [email protected].