domenica, 24 Novembre 2024

L’Aquila, in arrivo il convegno: “Qualità della vita e medicina di genere nella pratica clinica quotidiana”

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Storie dalla Provincia

Venerdì 13 maggio 2022 a partire dalle ore 9.15 nell’Aula magna “Alessandro Clementi”, Viale Nizza 14, L’Aquila, si terrà il Meeting dal titolo: “Qualità della vita e medicina di genere nella pratica clinica quotidiana: a che punto siamo?”.
L’iniziativa di carattere scientifico, che si terrà alla presenza di Antonio Felice Uricchio Presidente dell’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema universitario e della Ricerca) e organizzata dal Comitato Unico di Garanzia e dal Dipartimento di Medicina clinica, Scienze della Vita e dell’Ambiente (MESVA), costituirà l’occasione per fare il punto sul rapporto tra Qualità della Vita e la cosiddetta Medicina di genere capace di descrivere le principali differenze tra l’uomo e la donna nell’incidenza, nella sintomatologia, nel decorso clinico e nella risposta alle terapie chirurgiche e farmacologiche.
Infatti, è ampiamente noto che da sempre esiste un evidente disallineamento sociale e biologico tra l’uomo e la donna con conseguente minore longevità per l’uomo rispetto alla donna, ma con maggiori sofferenze e problemi di salute nel corso della vita per quest’ultima a cui si associa un’inevitabile compromissione della qualità della vita.
In questo contesto la diseguaglianza interpretativa di salute tra i due sessi è ancora difficile e confondente sia nell’ambito della patologia benigna in generale e, in particolare, nell’ambito di quella oncologica, al punto tale che i dati oggi disponibili al riguardo non sono adeguati in quanto non contribuiscono a collegare la dimensione sanitaria del problema con gli aspetti della qualità della vita ad essa connessi in modalità distinta.
“Per rilevare gli effetti di questo “disallineamento biologico e sociale” – afferma Salvatore Siracusano Professore di Urologia presso l’Università degli Studi dell’Aquila – abbiamo voluto analizzare, in questo meeting, gli aspetti elementari e complessi caratterizzanti la qualità della vita nei due sessi grazie alla partecipazione di esperti clinici del settore”. “L’obiettivo – prosegue il Prof. Siracusano – è quello di individuare processi biologici differenziati che consentano un recupero del potenziale di salute originante dalle disuguaglianze di genere in ambito medico e oncologico in particolare”.

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