mercoledì, 23 Ottobre 2024

Chieti, lunedì il Consiglio sulla sanità. Febo e Di Pasquale: “Occasione per dare risposte alla città”

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“Lunedì mattina si svolgerà una seduta straordinaria del Consiglio comunale su un argomento che tocca da vicino la città e la comunità teatina e del territorio, una seduta che non ha matrice politica, perché a chiederla sono stati tutti i gruppi rappresentati nell’assise, nata con una finaliutà unica, quella di dare risposte alla popolazione che ogni giorno ha bisogno di cure, prevenzione e servizi”, così il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo e là vicepresidente Silvia Di Pasquale.

“L’auspicio è che gli interlocutori regionali e locali della Asl rispondano a questo bisogno, partecipando alla seduta – così Febo e Di Pasquale – sia perché ricade in un periodo particolarmente sensibile, viste le notizie riportate dalla stampa, sia per le decisioni prese da chi dovrebbe risolvere problemi e criticità in capo alla Asl. Dunque, l’idea è quella di una seduta costruttiva, un confronto positivo per capire che tipo di visione la Regione ha per la sanità teatina, presidi e servizi territoriali, conoscere lo stato dei finanziamenti annunciati, proporre soluzioni, capaci di alleviare i disagi registrati e, purtroppo sempre più spesso, denunciati dagli utenti del pronto soccorso, dai pazienti e famigliari di quanti hanno bisogno di curarsi e vogliono farlo nella propria città. È giusto che ciò avvenga, infatti questa era una seduta attesa da tempo e che abbiamo costruito in modo trasversale, proprio perché è urgente la risposta alla posizione politica. L’auspicio è che da Chieti lunedì, così com’è accaduto con il Consiglio sul progetto di velocizzazione della linea Roma-Pescara, parta un messaggio chiaro e forte alla Regione e alla Asl, che non è una levata di scudi, ma un invito a sedersi a un tavolo su cui disegnare, insieme, il futuro della sanità teatina, a cui approdino certezze su tempi e notizie su finanziamenti e scelte prima che si realizzino. Un tavolo che nasce da un’esigenza sentita prima di tutto dalla comunità: dialogare su quello che è il diritto più importante, specie dopo la pandemia, quello alla salute e avere strutture all’altezza di questo compito”.

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