sabato, 23 Novembre 2024

Musica in Tour: a Bussi Sul Tirino il clarinettista jazz Bepi D’Amato con il gruppo gipsy Les Petits Papiers

Le tue storie in Regione

spot_img

Storie dalla Provincia

BUSSI (PE) – Un grande interprete italiano del jazz tradizionale, il clarinettista Bepi D’Amato incontra il ritmo travolgente del manouche francese del gruppo Les Petits Papiers. L’appuntamento è a Bussi Sul Tirino domenica 24 luglio alle ore 21,30 presso la Villa Comunale.

L’evento è inserito in Musica in Tour, il progetto di circolazione musicale promosso dalla Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” in collaborazione con il Comune e la Pro Loco di Bussi Sul Tirino.

 

Les Petits Papiers è un quartetto gypsy jazz, jazz manouche, formatosi a L’Aquila nel settembre 2017 da un’idea della cantante Federica Di Stefano.  La band, in poco tempo, si è esibita in vari palchi, tra rassegne e locali del centro Italia, partecipando alla manifestazione nazionale “Jazz per le terre del sisma” nel 2018. Numerosi sono i live radiofonici per emittenti regionali e registrazioni televisive.

La band per questa occasione, insieme alla stessa cantante Federica Di Stefano, è composta da Italo D’Amato sax, Nicola Paparusso chitarra, Giovanni D’Eramo contrabbasso, ai quali si aggiunge uno special guest, il clarinettista Bei D’Amato, uno dei migliori musicisti jazz italiani.

 

Nato a Pescara, dove ha iniziato la sua formazione musicale classica, Bepi D’Amato ha poi intrapreso la carriera jazzistica suonando nella Italian Big Band e collaborando con grandissimi artisti italiani ed americani, con i quali ha partecipato a numerose registrazioni discografiche. Ha lavorato per la RAI sia in radio che in TV nelle trasmissioni “I Cervelloni”, “Faccia Tosta” e apparizioni in “Domenica in”, “Seconda Serata”, “Uno Mattina” ed altre.

 

Il programma del concerto è vario, coinvolgente e originale e spazia dai grandi classici del primo swing americano, alla canzone francese degli anni ‘20 /’40, dallo stile del jazz manouche ai ritmi gipsy jazz e tzigani.

 

L’ingresso è libero

Storie dalla Regione