La necessità di identificare la professionalità con un brand è un fatto culturale. Lo è in Abruzzo, terra di origine del noto progettista di marchi Luca Di Francescantonio, ma anche altrove. Poiché coloro che ricorrono al concetto di immagine e identità, ideato e promosso dal designer abruzzese, sono sempre più numerosi. In tutta Italia. E il concetto corre veloce così come i riconoscimenti internazionali. Dopo il Best Global Logo Designer a luglio scorso, arrivano altre tre menzioni speciali da un’altra giuria internazionale, quella del Wolda 2021. Che gli ha conferito un bronze Award per il marchio di Alma Vibes, un bronze Award per il marchio de La Piazzetta A Mare e un Award of Excellence per il marchio di Novamec Officine. I premi sono stati assegnati per il merito creativo, culturale e artistico del design. Un riconoscimento, questo, che va oltre la figura professionale del progettista e che sottolinea come l’idea di marchio sia sempre più comune, diventando un punto di riferimento culturale per la società.
“Il simbolo dev’essere attento all’uomo e non alla merce, senza cadere nella pubblicità facile del momento – spiega Luca Di Francescantonio -. I segni che lasciamo nelle nostre attività rimangono nel tempo e diventano una testimonianza storica. Gli stemmi artigianali lo erano dal Medioevo, i marchi aziendali lo sono tutt’ora. Questa attenzione storica è la stella guida del mio progettare, una sintesi tra eleganza e concetto, ovvero la cultura del disegno del marchio”.
L’aspetto culturale del design è evidente anche nella ricerca continua del “buon segno”, come lo definisce Luca, che aggiunge: “La ricerca dev’essere di significato e non effimera. E completata da una comunicazione del marchio efficace e in linea con i tempi”.