La proroga che ha salvato fino al 31 dicembre 2023 il Tribunale di Avezzano può far gioire non soltanto gli addetti ai lavori, ma anche l’intero panorama marsicano. Subito dopo la bella notizia, l’Avvocato Gianmaria Ruscitti si è confidato ai nostri microfoni, descrivendo uno spaccato importante in vista del futuro del foro di Avezzano: “L’azione coesa delle forze politiche, dei rappresentanti comunali e regionali, lo sforzo costante dell’Ordine degli Avvocati e delle associazioni territoriali, insieme ai parlamentari abruzzesi, ha portato ad un risultato che, per più di un momento, ci è sembrato quasi irraggiungibile” ha spiegato Ruscitti, continuando così: “Tuttavia, il Tribunale può considerarsi al sicuro per poco più di un anno. La mano del boia, lungi dall’essere fermata, è soltanto sospesa, e proietta ancora forte la sua ombra. È dal 2012 che la Città di Avezzano vive nella costante paura di vedersi spogliata del suo più importante presidio di legalità. Un decennio esatto è trascorso, ma ancora non si riesce a trovare una soluzione definitiva, a tutela di un Tribunale che, è sempre bene ricordare, rappresenta tutto fuorché uno spreco. Anzi, il distretto giudiziale di Avezzano è un esempio di efficienza e produttività, nonostante la costante carenza di organico e l’assoluta indifferenza del ministero.
L’imminente riforma della geografia giudiziaria, elemento imprescindibile per lo sviluppo
economico del Paese, intimamente legato ai fondi PNRR, è un treno, forse l’ultimo, che la Città di Avezzano non deve assolutamente mancare.
L’interlocuzione con il ministero non deve assolutamente esaurirsi, e l’impegno delle forze
politiche e civili deve rimanere forte e coeso, così da portare alla piena e definitiva salvezza
dell’imprescindibile presidio, che è bene ricordare, esiste da generazioni nella nostra città.
In quello storico edificio, caratterizzante la strada più importante di Avezzano, sono passate
generazioni di magistrati ed avvocati, storie innumerevoli di nostri concittadini.
In quelle aule, dove io stesso ho giurato di esercitare la professione forense, pronunciarono le stesse parole sia mia madre che mio nonno. E come me, numerosi marsicani vedono in quelle mura non solo un mero ufficio, ma il passato, il presente ed il futuro della nostra Città.
La lotta per la salvezza non è conclusa. Abbiamo vinto una battaglia, ora vinciamo la guerra”.