Riceviamo e pubblichiamo quanto segue:
“RIFONDAZIONE COMUNISTA SOSTIENE LA LOTTA DEGLI STUDENTI CONTRO IL LAVORO CHE UCCIDE E CHIEDE DI ABOLIRE GLI STAGE E L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO”.
La Federazione provinciale di Teramo del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea esprime il proprio sostegno all’importante giornata di mobilitazione studentesca in programma oggi in tutta Italia contro l’alternanza scuola-lavoro. Diamo totale appoggio agli studenti che hanno scioperato e sono scesi in piazza a manifestare anche in Provincia di Teramo ed auspichiamo che la protesta si allarghi perché non si può morire di scuola e lavoro.
L’odierna giornata di lotta degli studenti contro un modello di scuola sempre più distante dal diritto allo studio e contro un’alternanza scuola-lavoro che uccide, è importante perché oltre a denunciare l’asservimento della scuola all’impresa accende i riflettori sulle morti sul lavoro. Una strage continua che questo governo non vuole fermare, perché farlo metterebbe in discussione un modello produttivo nel quale la precarizzazione, il super sfruttamento, la ricattabilità delle lavoratrici e dei lavoratori e l’assenza di controlli sulla sicurezza sono funzionali al progetto di ripresa economica di Draghi e compagnia. L’alternanza scuola – lavoro è un’esercitazione al futuro di precarietà, bassi salari, riduzione dei diritti, emigrazione, pensioni da fame che le controriforme degli ultimi venti anni hanno preparato per le nuove generazioni.
Il governo Draghi non intende rinunciare a due dei pilastri del turboliberismo nostrano che investe tutte le risorse pubbliche a sostegno della ristrutturazione delle imprese senza vincoli sulle tutele per i lavoratori e controriforme, attuate e da attuare, come quella strisciante sulla scuola, in nome della competitività. Nonostante la repressione già subita con le manganellate nei giorni scorsi e quella preannunciata in modo subdolo, contro eventuali “frange violente”, continua la sacrosanta protesta di studenti e studentesse contro il perverso rapporto tra formazione e lavoro, causa della recente morte del 18enne Lorenzo Parelli di Udine e del 16enne Giuseppe Lenoci di Fermo. Mentre il Viminale si appella ai Dirigenti Scolastici “per un dialogo”, che tradotto vuol dire opera di dissuasione e in molti casi d’intimidazione.
Rifondazione Comunista e le/i Giovani Comuniste/i sostengono la giusta mobilitazione degli studenti e delle studentesse per il diritto allo studio e alla vita e chiedono l’abolizione degli “stage” e dell’alternanza scuola – lavoro ipocritamente ridefinita “PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento”, che ha introdotto “esperienze” di lavoro per i liceali e aumentato le ore di “allontanamento dalle scuole” per gli studenti degli Istituti Tecnici e Professionali di Stato, svolgendo lavoro gratuito e senza diritti. È necessario che i lavoratori e i sindacati si uniscano a questa lotta, occasione importante per vincere e superare il senso d’impotenza derivante da anni di denunce rimaste inascoltate e “lacrime di coccodrillo” di centrodestra e centrosinistra che durano lo spazio di un giorno e poi tutto torna come prima. (Mirko De Berardinis, Segretario provinciale Federazione di Teramo Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea)