4 persone indagate e 3.400 persone controllate, 233 pattuglie impegnate in stazione e 51 a bordo di 95 treni: è questo il bilancio dell’attività, nell’ultima settimana, del Compartimento Polizia ferroviaria per le Marche, l’Umbria e l’Abruzzo.
Nella stazione di Ancona la Polizia Ferroviaria ha denunciato in stato di libertà un cittadino italiano di 26 anni per essersi indebitamente appropriato del telefono cellulare di una persona con disabilità che glielo aveva prestato per fare una telefonata. Il giovane, dopo aver chiesto il telefono in prestito per una comunicazione urgente, si è allontanato rendendosi irreperibile. Il derubato si è rivolto agli agenti della Polizia Ferroviaria che, grazie alle immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza, sono risaliti alla sua identità. Rilevante, anche l’accertamento della cronologia di navigazione in internet effettuata dall’autore del furto, verificata attraverso il computer e l’account domestico del proprietario del cellulare, che hanno permesso di risalire ai destinatari delle chiamate e identificare pienamente l’autore della sottrazione.
Nella stazione di Foligno un 50enne italiano è stato denunciato per le ipotesi di reato di oltraggio e minaccia a Pubblico Ufficiale, nonché sanzionato per inottemperanza alla normativa COVID-19. Lo stesso, invitato ad indossare la mascherina di protezione, ha reagito insultando e sputando ai poliziotti che gli avevano fatto notare la circostanza.
Nella stazione di Pescara il personale della Polfer ha rintracciato un 56enne italiano con difficoltà mentali che si era allontanato da una comunità pugliese. L’uomo, grazie alla segnalazione di scomparsa e relativa foto identificativa, è stato riconosciuto dagli agenti della Polizia Ferroviaria dopo essere sceso da un treno proveniente da Lecce ed è stato affidato agli addetti della comunità giunti sul posto.