domenica, 24 Novembre 2024

Tornano le Giornate di Primavera Fai sabato 26 e domenica 27 marzo

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Storie dalla Provincia

Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.

 

Tra gli oltre i 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco noti in 400 città d’Italia anche l’Abruzzo è protagonista con 41 aperture in 16 comuni dell’Abruzzo, visitabili a contributo libero e nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria.

 

L’iniziativa è stata presentata questa mattina nella Sala Tinozzi della Provincia di Pescara dal nuovo presidente del FAI Abruzzo e Molise Roberto Di Monte – alla sua prima uscita ufficiale dopo la nomina avvenuta nelle scorse settimane – dal presidente onorario Massimo Lucà Dazio e dal presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri,  alla presenza dei media regionali e di una nutrita rappresentanza dei 14 presìdi territoriali del FAI Abruzzo che conta 7 delegazioni FAI a L’Aquila, Marsica, Teramo, Pescara, Chieti, Lanciano, Vasto, 2 Gruppi FAI a Sulmona e Ortona e 5 Gruppi FAI Giovani a Teramo, Chieti, Pescara, Lanciano e nella Marsica.

 

“Mi sento di ringraziare il FAI Abruzzo – ha detto il presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri – per il ruolo che ricopre in un’opera che in Italia riconosciamo più fallace, ossia la capacità di tutelare e valorizzare luoghi pubblici e privati spesso non aperti al pubblico ma che invece possiamo scoprire in occasione delle Giornate FAI di Primavera. L’invito che io aggiungo è ai genitori di portare i loro bambini e ragazzi alla scoperta del patrimonio artistico, architettonico e culturale dell’Abruzzo affinché nasca e cresca nelle nuove generazioni la consapevolezza di questo patrimonio e la necessità di conservarlo e proteggerlo per il futuro”.

 

“Con le Giornate FAI di Primavera proviamo a tornare alla normalità – ha detto il nuovo presidente del FAI Abruzzo e Molise Roberto Di Monte – e di questo ringrazio le nostre Delegazioni che hanno messo a punto un programma di visite, distribuito su tutto il territorio, che in questa edizione copre insieme la storia e l’attualità, così accanto alla all’arte e alla cultura in senso stretto ci saranno aperture di luoghi davvero originali con percorsi dedicati all’ambiente, ma anche alla produzione, alla tecnologia o all’archeologia industriale, in ognuno dei quali i visitatori, accompagnati dai nostri volontari, potranno tornare a stupirsi di fronte alla ricchezza passata e contemporanea che offre la nostra regione”.

 

Altrettanto appassionato ed emozionante è stato l’intervento Massimo Lucà Dazio che dopo 17 anni ha lasciato la presidenza operativa, conservando la carica di presidente onorario: “L’inizio non è facile – ha detto – perché occorreva far riscoprire ai cittadini abruzzesi l’orgoglio delle proprie radici, della propria identità e della propria storia e far comprendere la necessità di preservarle per le future generazioni. Abbiamo costruito un percorso che ci ha visto sempre impegnati a stimolare il coinvolgimento delle istituzioni regionali e comunali, anche nei momenti più difficili come nel caso dei terremoti che hanno colpito l’Abruzzo nel 2009 e poi nel 2016 che ci hanno visto in prima fila nella salvaguardia del patrimonio delle comunità colpite. Il FAI è cresciuto con entusiasmo nel numero dei soci e dei volontari, con tanti giovani che ci hanno affiancato e che continuano a supportare le nostre attività”.

 

Le Giornate FAI quest’anno sono alla 30esima edizione e dal 1993 ad oggi 14.090 luoghi di storia, arte e natura sono stati aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 cittadini grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”.  

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