E’ stato il senatore Luciano D’ALFONSO questa mattina, a Pescara, a dare il via all’incontro con l’Amministratore delegato Matteo DEL FANTE e il Condirettore Giuseppe LASCO a cui hanno preso parte autorevoli rappresentati del mondo accademico e imprenditoriale assieme ad una nutrita rappresentanza
di sindaci dei piccoli comuni abruzzesi presenti in platea e tra i relatori.
“Davanti ai vertici di Poste Italiane – ha dichiarato con emozione il senatore D’Alfonso – non possiamo non dedicare un pensiero a Remo Gaspari che tanto ha fatto per rendere grande ed efficiente nel Paese l’infrastruttura Poste”. Proprio lo scorso mese di luglio, Poste Italiane ha ricordato il centenario della
nascita dell’ex ministro delle Poste e Telecomunicazioni (e di altri ministeri) Remo Gaspari con l’emissione di un francobollo commemorativo. “Anche grazie a lui – ha proseguito D’Alfonso – Poste Italiane è diventata quella infrastruttura amica dei territori che dà il titolo al nostro incontro: Gaspari ci ha insegnato
a dare del tu alle Poste e, dal canto loro, le Poste hanno insegnato all’Italia come si mantiene in vita una comunità con la prossimità del loro essere istituzione e servizio pubblico. Tutti vogliamo, a cominciare dall’attuale management di Del Fante e Lasco, che Poste Italiane estenda ulteriormente la sua capillarità.”
Sul punto l’AD Matteo Del Fante e il condirettore Lasco sono in perfetta sintonia: “Quando cinque anni siamo arrivati in Poste – ha spiegato il condirettore Lasco – dovemmo valutare la pianificazione della chiusura di 1700 uffici postali: decidemmo di non chiuderne neanche uno”. Una scelta incomprensibile col
solo criterio aziendale del rendimento: gli uffici postali, infatti, con le loro attività tradizionali di sportello e di consegna delle lettere hanno una produttività molto bassa, pari quasi a zero o addirittura in perdita nei
centri più piccoli. Ma il loro valore in termini di utilità pubblica è inestimabile, specie nelle aree meno popolate delle zone di montagna e in quelle più isolate. “Se lo Stato che è il nostro azionista dovesse dirci
di puntare solo sui ricavi – ha aggiunto l’AD Del Fante – dovremmo chiudere non uno ma tutti gli uffici postali: voglio assicurarvi che non succederà mai o, almeno, non saremo noi come attuali amministratori di Poste Italiane a prendere questa strada. Vi confermiamo con forza la nostra vicinanza, ma sono anche io a
chiedervi, dall’altro lato, di essere vicini a Poste”.
Un appello quello dell’AD Del Fante a preferire Poste Italiane che s’intona con la sua presenza sul mercato e con l’obiettivo necessario di conseguire ricavi attraverso la distribuzione dell’ampia gamma di prodotti e di
servizi offerti, dalla gestione dei conti correnti, delle carte, alla telefonia e, in particolare, ai prodotti di risparmio. Al riguardo, il Condirettore Lasco ha annunciato la creazione di gruppi di lavoro dedicati proprio
alla formazione e alla educazione finanziaria in modo da incoraggiare e tutelare il risparmio (come prescrive l’art. 47 della Costituzione) nel solco della tradizione di Poste che – ha rimarcato il senatore D’Alfonso – “non ha mai ingannato i risparmiatori premiati dalla certezza del loro risparmio ben gestito e sempre
restituito”.
Importanti i numeri che descrivono la presenza di Poste Italiane nella nostra regione: “In Abruzzo – ha enumerato Lasco – ci sono 305 comuni e 486 uffici postali. Siamo più presenti delle caserme dei Carabinieri.
Gli Atm Postamat sono 277 di cui 50 installati solo nel 2021. E uno di questi, pensate, è stato installato nel comune di Montebello sul Sangro che ha 81 abitanti: credo dimostri che ce la stiamo mettendo tutta per
eliminare i disagi dei piccoli centri, di cui veniamo a conoscenza anche grazie al portale appositamente creato per avere un contatto diretto con i sindaci dei comuni sotto i 5mila abitanti”.
Per i piccoli comuni, ha poi illustrato il Condirettore Lasco, continuerà il programma già in atto con l’installazione degli Atm Postamat, delle videocamere di sorveglianza e con l’abbattimento delle barriere
architettoniche degli uffici postali che vengono continuamente ristrutturati. Per l’importante capitolo risorse umane (Poste ha 125mila dipendenti) Lasco ha spiegato di aver assunto negli ultimi anni, in Abruzzo,
circa 370 risorse a tempo indeterminato e, negli ultimi due anni, circa 100 dipendenti sono rientrati in Abruzzo. In programma poi un piano di creazione di nuovi centri di distribuzione ad Atessa, Scerne di
Pineto, Alba Adriatica e ad Alanno. E, inoltre, un piano che prevede la ristrutturazione di 250 immobili di proprietà di Poste: “18 di questi – ha precisato Lasco – sono in Abruzzo e li daremo in locazione molto
agevolata a studenti, professionisti e piccole imprese”.
Per i vertici di Poste è stata anche l’occasione di ascoltare dal vivo le esigenze dei piccoli comuni attraverso
gli interventi, di cui hanno preso nota, di Marcello SALERNO, Sindaco di Ari e rappresentante ANCI Abruzzo, di Enrico DI GIUSEPPANTONIO, sindaco di Fossacesia e Vice Presidente del consiglio nazionale ANCI e di
Antonio DI MARCO, presidente interregionale Borghi più belli d’Italia. Sono intervenuti inoltre, dopo i saluti del sindaco di Pescara Carlo MASCI e di Paolo CILLI vicesindaco di Montesilvano, Giuseppe GIROLIMETTI,
del direttivo ANCE associazione nazionale Costruttori Edili di Pescara, Carlo GABRIELE, Vice Presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Pescara, Federica CHIAVAROLI, coordinatrice delle imprenditrici di
Confindustria Chieti-Pescara e la professoressa Francesca MASCIARELLI del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università D’Annunzio.