Sarà presentato domani, alle ore 18, nella sala consiliare del comune di Città Sant’Angelo, l’ultima fatica letteraria di Vincenzo Amato, per i tipi di Porto Seguro Editore. Lo scrittore angolano, da anni trasferitosi nel capoluogo meneghino con un ruolo prestigioso all’interno del tribunale di Milano, torna nella sua città natale e ne omaggia la memoria attraverso una serie di racconti, per l’esattezza sei, tutti rigorosamente ambientati nei luoghi fisici ed emotivi della sua infanzia.
Dopo il saluto del primo cittadino, Matteo Perazzetti, l’autore dialogherà con il giornalista Paolo De Carolis mentre, la lettura recitata di alcuni brani dal testo narrativo sarà affidata agli attori Giuliana Petrei e Gino Di Bonaventura.
“Il popolano intellettuale autodidatta e la sua miracolosa genialità, il vicedirettore delle Poste e la sua compagnia di amici gaudenti, il ciabattino filosofo ossessionato dai cani, che lotta tutti i giorni coi problemi della vita, il muratore devoto a modo suo che organizza pellegrinaggi particolari e meravigliosi, i titolari dell’impresa di pompe funebri e il loro rapporto confidenziale con la morte, il barbiere preso in giro da tutti che trova la sua rivalsa nell’ironia; sono questi e altri ancora i singolari protagonisti de I racconti della Civita – storie angolane di Vincenzo Amato pubblicato da Porto Seguro editore. Personaggi meravigliosi che attraversano l’esistenza in modo del tutto normale dal loro punto di vista ma che, in realtà, diventano attori di situazioni strane, sbalorditive e incredibili, recitando in modo del tutto naturale sulla scena della vita quotidiana. Merito di tutto questo, la terra della provincia abruzzese: un luogo concettuale prima ancora che fisico, capace di accentuare i caratteri, esaltare la creatività e predisporre all’istrionismo quelli che ci vivono.
Una bellissima raccolta di aneddoti divertenti e profondi, esilaranti e commoventi, terreni e mistici; autentici grazie all’energia che proviene dalla loro ambientazione. E qui sta il punto. Tutto si svolge nella terra natia dell’autore, la provincia abruzzese e nello specifico il suo paese natio, Città Sant’Angelo, teatro dei ricordi riportati e trattati con un’efficace mescolanza che tiene assieme realtà e affabulazione. La provincia che esprime concetti e principi, sentimenti e valori riassumibili in una frase emblematica dello scritto: “Il risultato è che tutto questo ha una conseguenza, ce l’ha perché la terra della provincia, che più di altre è gonfia di umanità e bontà d’animo, trasmette il suo nutrimento alle radici di tutte le piante che ci stanno sopra”.