domenica, 24 Novembre 2024

Fossacesia Marina, riapre la scuola dell’infanzia

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Sarà inaugurata lunedì prossimo, 2 maggio, alle ore 10, la Scuola dell’Infanzia in via Lungomare, a Fossacesia Marina, che torna a disposizione della collettività dopo i lavori di adeguamento e valorizzazione  degli spazi didattici. L’edificio era stato chiuso nel marzo 2020 a causa della pandemia perché necessitava di interventi per consentirne l’utilizzo nel rispetto della sicurezza sanitaria, così come previsto dalle specifiche normative che regolano l’edilizia scolastica in base alle peculiarità delle condizioni d’uso imposte dalla tutela sanitaria derivante dal contrasto al Covid-19.
 
Dal momento che la scuola è di fondamentale importanza per molte famiglie che vivono in località Marina e in altre zone , l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Enrico Di Giuseppantonio, sollecitata anche dalla Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo di P. D. Pollidori di Fossacesia, Rosanna D’Aversa, si è subito adoperata per reperire i fondi stanziati dal Governo e dedicati appunto all’emergenza Covid. Ottenuto il finanziamento su progetto redatto dall’ing. Alessandra Ferrante, responsabile del Settore Lavori Pubblici, si è proceduto all’affidamento dei lavori  per un importo di circa 29 mila euro con i quali sono state create le condizioni per assicurare il distanziamento tra bambini e  quanti operano negli edifici a vario titolo; la rigorosa osservanza dei parametri inerenti le condizioni di igiene e decoro e del benessere climatico derivante dalla climatizzazione e dell’aerazione dei locali.
 
“Un altro importante risultato raggiunto in poco tempo e portato avanti in un periodo in cui il virus, tra l’altro, aveva rallentato di nuovo le attività di molti uffici – hanno affermato il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio e la Consigliera Comunale, Ester Sara Di Filippo, delegata alla Pubblica Istruzione -. Mettere in sicurezza sanitaria il plesso a tutto vantaggio dei bambini e del personale scolastico era una nostra priorità, considerando i disagi che la chiusura dell’edificio ha provocato sull’organizzazione della vita di molte famiglie”.

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